Popoli asiatici - India
Seconda serie di immagini di alcuni dei popoli più particolari del nostro pianeta. Stavolta andiamo in Asia, più precisamente nel subcontinente indiano, una terra molto affollata che molti conoscono per i suoi splendidi monumenti ma non altrettanto per la sua enorme diversità di usi e costumi. Orissa, Nagaland e Arunachal Pradesh sono gli stati che offrono la possibilità di conoscere la maggior parte delle interessantissime minoranze etniche che abitano a queste latitudini. Pianeta Gaia sostiene Survival International, l’ente non governativo e aconfessionale che difende i diritti dei popoli indigeni. Se vi interessa conoscere gli importanti progetti che porta avanti questo ente, presso la nostra agenzia potete trovare del materiale informativo o
Nella Valle dell'Omo - Parte VI
...segue 15° giorno Oggi visitiamo i bei villaggi-città e le terre ben coltivate dei Konso, forse il popolo dai costumi meno spettacolari di questa terra, ma non per questo i meno interessanti. Uno dei villaggi-città più famosi è quello di Gesergio, per via di uno spettacolare canyon che lo fiancheggia, costellato di pinnacoli sabbiosi modellati dagli agenti atmosferici, che i locali chiamano pomposamente New York, richiamando queste formazioni alla loro mente i grattacieli della città americana. Divisi in 9 clan ognuno col proprio capo, che poi eleggono un Re, i Konso sono conosciuti come abilissimi coltivatori e lavoratori instancabili, al punto che il governo etiope favorisce il loro spostamento in aree poco sfrutta
Seducenti e abbandonati
Non è un refuso, non volevo scrivere "sedotti e abbandonati". Parlo di luoghi. Luoghi che una volta erano pieni di gente e di vita e che ora, per i motivi più disparati, non lo sono più. Questi luoghi sono dappertutto, spesso dove meno te li aspetti: nei paesi sottosviluppati ma anche nelle civiltà industriali più avanzate, all'altro capo del mondo ma a volte anche insospettabilmente dietro l'angolo di casa nostra. Basta cercare e se ne trovano. Eccovi una carrellata di alcuni di questi posti particolari, spesso ricchi di un fascino sinistro e quasi inevitabilmente splendide location per scatti inconsueti. La foto di copertina riprende Kelmanskop, città della Namibia sorta quando si scoprì che la zona era ri
Popoli Africani - Etiopia
Il mondo è pieno di bellezza e spesso per spiegarla non sono necessarie tante parole, come siamo soliti fare in questo blog, ma bastano delle semplici fotografie. Per questo abbiamo deciso di concedervi, di tanto in tanto, un piccolo momento dove ai vostri occhi offriamo solo immagini. Eccovi la prima di una piccola serie di carrellata fotografiche incentrate su alcuni dei popoli più spettacolari che ancora abitano questo pianeta, un patrimonio di cultura e diversità imperdibile, che tutti dovremmo rispettare e cercare di tutelare, lasciando a questa gente le risorse per vivere e la libera scelta di quale stile di vita adottare. Cominciamo col continente che ci è madre, quell'Africa in cui il genere umano ha mosso i suoi primi passi e dove le
Lungo la Carretera Austral - Parte II
...segue 9° giorno Colazione al hospedaje, poi ci organizziamo per andare a Puerto Chacabuco da dove parte l’escursione alla Laguna San Rafael ma anche per scendere a Chile Chico, un villaggio fuori dalla C.A. sul Lago Carrera raggiungibile solo con l’ennesima barcaza. Trovare posto su questa pare un grande problema, ovviamente non c’è un servizio regolare e dipende dai giorni, alla fine un gentilissima impiegata ci trova un posto tra quelli a disposizione dell’equipaggio così abbiamo questa giornata da sfruttare in pieno. Con un taxi raggiungiamo l’ingresso della Reserva National Coyhaique, da dove parte un sentiero di 9,5 km che raggiunge lagune e miradores. La prima parte in salita regala viste della città
Il Vietnam delle montagne - Parte IV
...segue 7 - Zoccole... Abbandoniamo Cao Son e la prossima tappa notturna sarà a Bac Ha, località che sta diventando di crescente popolarità presso i turisti perché sede di un popolare mercato domenicale. So che sarà più frequentato dai turisti ma ovunque leggo che è bello e quindi non voglio perdermelo. Prima però bisogna arrivarci e per farlo passiamo da dove, secondo la mappa, paiono non esserci strade: in realtà lo stradario riporta solamente le strade carrozzabili, cioè dove possono passare le automobili. Ma c'è sempre una strada che le moto possono percorrere, basta chiedere ai locali, e questo mi fa sembrare più sopportabili i disagi degli scomodi spostamenti in moto, che pr
Kumbh Mela
Questa è solo una piccola parte delle belle immagini che Lisetta e Dario hanno raccolto in occasione del viaggio in India focalizzato sul Kumbh Mela, l'importante evento religioso ancora in atto nel momento in cui pubblichiamo questo articolo. Ci racconta Lisetta:Il Kumbh Mela è il più grande raduno mondiale religioso Induista. Al 6 febbraio si contavano 80milioni di presenze. Al 14 Marzo, ultimo giorno di raduno, si prevedono più di 130milioni di fedeli. Il Kumbh Mela è la più grande festa dell’induismo. Dura fino a tre mesi e include tutte le cerimonie e le celebrazioni del periodo primaverile. È una sorta di "concilio ecumenico" durante il quale gli asceti e i rappresentanti delle varie scuole filosofic
La Cina delle minoranze etniche - VI
...segue 15° giorno In piedi di buon'ora, frugo nella parte vecchia della cittadina, prima che il grosso della gente che aveva fatto baldoria fino a tardi la notte prima si metta in moto. Dopo colazione prendiamo il bus che ci riporta a Kaili, sul quale salgono gli stessi due ragazzi che avevo notato all'andata, evidentemente venuti alla Festa per conoscere delle ragazze e che ora stanno tornando al loro villaggio. Devono essere stati due giorni fruttuosi: per buona parte del viaggio smanettano sui cellulari per mandare degli sms... Giungiamo a Kaili e troviamo una sistemazione. Benché sia il capoluogo di questa area a forte densità Miao, Kaili è una città prettamente cinese, con i classici edifici in cemento e il traffico
Mondi in bilico: I Nyangatom
I Nyangatom, temuti guerrieri da sempre coinvolti in scontri con le vicine etnie dell'Etiopia Sud Occidentale e Sudan Meridionale, sono imparentati con i Toposa, assieme ai quali sono giunti in queste terre circa 150 anni fa, gli unici vicini coi quali sono in buoni rapporti. La loro è una lingua nilotica orientale, strettamente correlata con quella dei Karamojong e Teso dell'Uganda, i già citati Toposa e i Turkana. I loro nemici, praticamente tutti i loro vicini, fra questi si distinguono i Suri e i Turkana, li chiamano col nome spregiativo di Bume, cioé "puzzolenti". Lo stesso nome Nyangatom deriva da un insulto (nyam-etom=mangiatori di elefanti) anche se è poi stato trasformato in quello attuale che significa "fucili gialli".
Zimbabwe mozzafiato
Dopo una breve sosta di anticipo ferie, siamo finalmente pronti per il grande viaggio. Quest’anno abbiamo deciso, con altri fortunati o sfortunati, di recarci nello Zimbabwe per dei safari fotografici. Armati di tutto punto ci prepariamo alla partenza trovando un valido alleato nel Sig. Mario con l’autostop fino all’aereoporto di Caselle. Imbarcati nel primo pomeriggio per Francoforrte, nel tardo pomeriggio saliamo sul piccolo pulmann con le ali (due piani di morbidezza) da 500 posti in direzione Johannesburg per poi finire al pomeriggio ad Harare, la capitale dello Zimbabwe, per un primo stop notturno in hotel. All’arrivo in aereoporto ci accoglie un collaboratore locale, Rocky, che ci seguirà per tutto il viaggio nello Zimbabwe. I primi in
La Costa Atlantica - III
...segue 17° giornoColazione nel bar sotto a Casa Alice: alle 8 di mattina è quasi tutto chiuso, anche i forni tendono ad aprire verso le 10… Poi in autostrada ci dirigiamo a Porto, passando un confine ormai inesistente, con unica accortezza quella di mettere indietro l’orologio di un’ora. Troviamo da dormire nel centrale Residencial Belo Suenho e recuperiamo un po’ di informazioni sulla città dal gestore del posto. Pranziamo in un cafè accorgendoci da subito che in Portogallo, gasolio a parte, i prezzi sono bassissimi. Scendiamo a piedi verso la Ribeira e sempre a piedi attraversiamo il ponte in ferro Don Luis, simbolo della città, nella parte inferiore per andare nella zona delle celeberrime cantine che poi non &eg
Lungo la Carretera Austral - Parte I
1° giorno Con un volo Iberia da Bologna raggiungo in perfetta puntualità Madrid. Sul volo viene servito un sostanzioso spuntino compreso nel prezzo del biglietto. Arrivo al terminal 4 e con la metro interna raggiungo il terminal 4S, quello da dove partono i voli intercontinentali senza più bisogno di ulteriori controlli doganali. La brutta notizia è che il volo per Santiago risulta in ritardo senza che ne sia specificato il tempo. L’ufficio info non sa dire nulla di più che nei monitor al momento giusto verrà riportata la nuova ora di partenza. Con 3 ore di ritardo l’airbus A340 decolla da Madrid per Santiago, ma ci annunciano subito che nessun minuto verrà recuperato. Al mio fianco siede Camila, una ragazza norvegese che
Il Vietnam delle montagne - Parte III
...segue 5 - Moccoli Il risveglio è assurdo: già m'è toccato andare a letto piuttosto tardi, ci si mette pure un altoparlante che alle 5 di mattina circa comincia a diffondere invereconde marcette di stampo comunista, manco ci fosse un collettivo richiamo alla reazione fisica di militaresca memoria. Per una buona mezz'ora tiro moccoli all'indirizzo di chi ha partorito questa genialata, evento che, per fortuna, si ripeterà solo un'altra volta nel corso del viaggio. Partiamo in direzione Cao Son che sullo stradario appare col nome di La Pan Tan. Lungo il tragitto ci fermiamo in un piccolo mercato in località ignota frequentato soprattutto da H'mong Floreali, riconoscibili dall'abbigliamento a colori vivaci.
Messico con Rebi, e non solo...
Più che un resoconto dettagliato di un viaggio suggestivo e fascinoso tra il 2 e il 13 febbraio 2013 in Messico, queste sono riflessioni su un'esperienza particolare. “Messico ad hoc” era il titolo del nostro programma di viaggio per 15 persone legate tutte da vincoli di parentela voluto e organizzato da Elisa, dello staff di Pianeta Gaia, capogruppo, sorella, nipote, cugina, moglie o nuora di tutti gli altri. In 13 adulti tra i 20 e i 60 anni e due bambini di 3 e 8 anni ci siamo avventurati per 13 giorni in posti lontani e entusiasmanti: dalle città coloniali di Mexico City, San Cristobal de Las Casas, Campeche e Merida ai siti archeologici pre aztechi e maya di Teothiuacan, Palenque, Uxmal, Chichen-Itza e Tulum; dalle impervie e maestose gol
La Cina delle minoranze etniche - Parte V
...segue 11° giorno Oggi visitiamo la zona abitata dai Miao dalle Lunga Corna (Chang Jiang Miao), in pratica il vero motivo che mi ha spinto a quasi 400 chilometri di distanza dalla zona dei Miao veri e propri. Sono stati scoperti fuori dai confini cinesi solo nel 1994, quando venne costruita la strada asfaltata che porta a Longga e venne girato il primo documentario che, trasmesso alla tv di stato, sorprese perfino gli stessi cinesi. Sono circa 6000, anche se i Miao in senso esteso sono oltre 7 milioni, ma la loro dispersione nell'enorme e remoto territorio del Guizhou e di alcune provincie confinanti ha finito col generare dei clan con usi e costumi distinti dal ceppo originario. Vivono in appena 12 villaggi a oltre 1600 msl nella zona di Longga, a 60 km da Luzhi,
Nella Valle dell'Omo, Etiopia - Parte V
...segue 12° giorno In mattinata partiamo per andare a visitare un villaggio del popolo Karo, per il quale in sede di definizione dell'itinerario ho dovuto un po' insistere per includerlo. La pista è la più difficile per chi visita solo questa parte della valle dell'Omo ma è comunque migliore della maggior parte di quelle percorse dall'altra parte. Il nostro pilota, pur essendo piuttosto esperto, non ha molto off road nel suo curriculum. Difatti, mentre zigzaghiamo tra alberi, arbusti e formicai, in una curva sabbiosa perde il controllo del mezzo e finiamo dritti per dritti contro un'acacia. Per fortuna non è di quelle alte ma una specie di rovo, cosa che attutisce l'impatto al punto che, nonostante solo il
Sulla Metro di Tokyo
Chi è stato almeno una volta in Giappone non può non aver preso la metropolitana, probabilmente quella di Tokyo che, con 22 milioni di passeggeri al giorno, è la più utilizzata al mondo. E non può non aver fatto caso a come questo mezzo di trasporto abbia inevitabilmente un effetto soporifero sui figli del Sol Levante. Sarà che molti pendolari abitano lontano dal luogo di lavoro e la sera tornano a casa stanchi, sarà quel rassicurante dondolìo che induce ad abbassare le palpebre, sarà che qualcuno prima di salire ha ecceduto con gli alcolici. Fatto sta che sulla metropolitana, a volte talmente affollata che sono necessari degli operatori per spingere i passeggeri dentro a forza (perché un giapponese non oserebbe ma
La Costa Atlantica - II
...segue 9° giorno Ancora colazione a Posada visto che a Playa Berri di mattina non c’è nulla, poi via verso Gijon. Ci sistemiamo al Hostal Plaza e pranziamo alla Cafeteria Bariloche prima di girarci una grigia e triste città. L’unica cosa veramente degna di nota è l’esposizione fotografica del National Geographic del fotografo iraniano Raze, maxifoto esposte sul molo del porto turistico. C’è anche un’altra esposizione delle donne reporter del 1900, questa nella costruzione prospicente al molo. Le foto di Raze lasciano esterefatti, momenti indelebili a descrivere attimi indimenticabili di dure vite. Quello che più impressiona è l’essere sempre al posto esatto nel momento giusto, un sesto
I Parchi dell'Ovest & le Hawaii
Il nostro viaggio di nozze 5/08/2012 – 27/08/2012 Sognavo di visitare la California e i Parchi Nazionali americani da anni e per fortuna Antonio condivideva il mio desiderio. Ecco quindi che la scelta della destinazione per la luna di miele è stata abbastanza scontata, anche perché il periodo estivo era tutto sommato un buon momento per visitare quegli stati. Volevamo fare un viaggio che unisse natura spettacolare, mare, città e in effetti ci è sembrato di fare mille esperienze in una! Ci siamo affidati a Sara l'esperta americana della Pianeta Gaia (più di 50 viaggi negli USA) che ci ha guidati e consigliati al meglio nell’impostazione dell’itinerario e nella scelta dei pernottamenti. Trattandosi del viaggio di nozze volev
Islanda, terra di contrasti
Una destinazione a cui pensavo da tempo, ma per motivi lavorativi avevo sempre dovuto accantonare: viaggiare a Giugno o Luglio col mio lavoro è difficile. Quest'anno finalmente ce l’ho fatta. È difficile descrivere questo paese se non con i soliti aggettivi triti e ritriti, per cui tralascio ogni introduzione e vi porto direttamente nel viaggio. I voli per il nostro gruppetto (dodici persone) sono stati prenotati con Pianeta Gaia con 10 mesi di anticipo. I collegamenti diretti con orari "umani" sono pochi e con prezzi elevati; bisogna quindi muoversi con grande tempismo. I servizi a terra invece, ci sono forniti dai nostri amici del Tucano Viaggi; dopo lunga contrattazione abbiamo avuto una tariffa ottima. Volo tranquillo e perfetto, dopo
La Costa Atlantica - I
1° giorno Partenza di mattina presto da Bologna, tappa a Modena e poi arrivo al confine tra Italia e Francia. Da qui proseguiamo direttamente per Carcassone (direzione Pirenei francesi) che raggiungiamo nel tardo pomeriggio dopo circa 900km. Le file ai caselli, Ventimiglia compresa, sono particolarmente lunghe, unico inconveniente del viaggio assieme ad una fila per un incendio nei paraggi dell’autostrada a metà Francia. Troviamo da dormire presso il Motel Elephant, gestito da 2 freak italiani, lungo la superstrada che dal casello porta in città. La medioevale e fortificata città di Carcassone è un grande richiamo turistico, così nel corso degli anni i sui cortili, i suoi angoli e le sue torri son diventate sedi di negozi, ristoranti