Chi è stato almeno una volta in Giappone non può non aver preso la metropolitana, probabilmente quella di Tokyo che, con 22 milioni di passeggeri al giorno, è la più utilizzata al mondo. E non può non aver fatto caso a come questo mezzo di trasporto abbia inevitabilmente un effetto soporifero sui figli del Sol Levante. Sarà che molti pendolari abitano lontano dal luogo di lavoro e la sera tornano a casa stanchi, sarà quel rassicurante dondolìo che induce ad abbassare le palpebre, sarà che qualcuno prima di salire ha ecceduto con gli alcolici. Fatto sta che sulla metropolitana, a volte talmente affollata che sono necessari degli operatori per spingere i passeggeri dentro a forza (perché un giapponese non oserebbe mai essere così cafone da spingere ma non si può neanche aspettare che l'ora di punta si smaltisca perché occorrebbero ore), si possono vedere persone tra le più distinte in pose e situazioni assurde: chi si appoggia ad altri, chi dorme in piedi o appoggiato al vetro, chi si attrezza per stare più comodo, chi finisce nelle posizioni più strane.