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Perché andare in Iran

Miniguida per la visita dello stupendo paese mediorientale
04 Novembre 2017

 

PERCHÉ ANDARE IN IRAN

L'Iran altro non è che l'erede dell'antica Persia e dei suoi imperi, che hanno lasciato importanti vestigia e un'eredità culturale importantissima. Alcuni storcono il naso quando sentono parlare di Iran perché per molti anni è stato inserito nella lista dei paesi canaglia (e Trump sta facendo di tutto per farcelo tornare) a seguito dei fatti del 1979 quando Kohmeini prese il potere dopo la fuga dello Scià. Da allora le cose sono cambiate, il paese è da decenni fuori da guerre, non subisce attentati e il flusso turistico è in deciso aumento, cosa largamente apprezzata da una popolazione estremamente ospitale e giovane (il 70% degli iraniani ha meno di 35 anni), molto più esterofila di quanto non si tenda a pensare. È il momento migliore per andarci, prima che le nuove tensioni portate dagli accordi militari stretti dagli Stati Uniti coi paesi vicini di diverso credo islamico deteriorino il clima politico.

 

PARTICOLARITÀ DEL VIAGGIO

L'Iran è un paese estremamente vasto (grande circa 5 volte e mezzo l'Italia) ma in larga parte occupato da territori desertici o semi-desertici. Pertanto le distanze da coprire non sono banali e quindi è bene prevedere sufficiente tempo per gli spostamenti interni, che possono essere effettuati con voli interni ma anche con appositi bus notturni dotati di comodi sedili reclinabili come negli aerei. Chiaro che questo significa non dormire in albergo e non è il massimo della comodità, ma permette sicuramente di risparmiare, visto i costi contenuti di questo tipo di trasporto. L'inglese è abbastanza conosciuto e non sarà difficile trovare qualcuno che si farà in quattro per aiutarvi, al punto che non è raro ricevere inviti a cena o di pernottamento. Molti giovani viaggiano nel paese alloggiando presso le famiglie grazie al Couchsurfing, anche se nella realtà tale pratica sarebbe illegale

 

Le classiche silhouette di due donne iraniane vestite col chador - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

DURATA DEL VIAGGIO

Dipende da quanta parte del paese volete vedere. Se intendete limitarvi alle città più visitate che si raggruppanno sull'asse nord-sud nel centro del paese, da Teheran fino a Kerman, proseguendo per Shiraz, possono bastare una decina/dozzina di giorni se viaggiate all'interno di un tour organizzato le cui tempistiche sono ottimizzate da trasporti già predisposti. Viaggiando in autonomia coi mezzi pubblici, tenendo conto che ogni volta dovrete prendere un taxi dal vostro albergo al terminal dei bus dove dovrete trovare il bus successivo che potrebbe non partire immediatamente, è meglio stare sulle due settimane almeno. Se poi volete includere nel vostro itinerario aree del paese meno battute come il Kurdistan iraniano o l'Azerbaijan iraniano, serve almeno un'altra settimana, e un'altra ancora per visitare il nord del paese, vicino al Mar Caspio.

 

IN CHE STAGIONE È MEGLIO ANDARE

In Iran il clima può toccare entrambi gli estremi con temperature estive torride (il Deserto di Lut è quello in cui è stata registrata la più alta temperatura della superficie terrestre) e gelidi inverni (in Iran vi sono diverse stazioni sciistiche), quindi scegliere il periodo giusto è più importante che altrove. Inevitabilmente le stagioni intermedie sono quelle preferibili, in particolare il periodo tra metà aprile e i primi di giugno oppure quello autunnale tra la fine di settembre e gli inizi di novembre. Ciò nonostante vestitevi in modo da affrontare temperature diverse tra loro anche nell'arco della stessa giornata: nel deserto c'è molta differenza tra le temperature mattutine e quelle del primo pomeriggio. Inoltre l'Iran è uno dei paesi più montuosi del pianeta, anche se attraversandone il paesaggio piatto potreste pensare di essere ad altezze inferiori: l'altitudine media è di 1.220 mslm, con la maggior parte delle principali località turistiche oltre tale valore. Considerate anche se valga la pena di viaggiare durante il ramadan, il mese del digiuno per i musulmani: potreste avere difficoltà a trovare ristoranti aperti di giorno ma solo dopo il tramonto. Un altro momento particolare è quello dell'ashura, il periodo di commemorazione del martirio dell'imam al-Husayn che dura 40 giorni. In questo periodo si tengono imponenti parate di fedeli che effettuano riti penintenziali

 

A CHI PIACERÀ ANDARE IN IRAN

L'Iran è una destinazione che piacerà a chi ha interesse verso l'architettura religiosa, in particolare quella islamica i cui siti sono da molti considerati i più belli in assoluto ma vi si trovano anche chiese cristiane armene nel nord del paese. I siti archeologici del paese sono fra i più interessanti di tutto il Medio Oriente, grazie ai lasciti degli imperi persiani. Molto interessanti i bazaar: qui vi sono alcuni dei mercati più vasti e interessanti del mondo, alcuni addirittura inseriti nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. In Iran sopravvive il zoroastrismo, un'antica religione che qui prosperò per secoli prima dell'avvento dell'Islam. La gente è cordialissima e confrontarsi con loro vi farà scoprire un popolo aperto e desideroso di far ricredere chi li considera dei fanatici antioccidentali. Ai viaggiatori più avventurosi basterà poco per trovarsi fuori dai sentieri battuti dal turismo di massa, in luoghi che danno l'impressione di viaggiare nel tempo.

 

Le stupende decorazioni in ceramiche delle mosche di Esfahan - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

I MUST

Teheran: anche se non è certo la città più bella del paese, difficilmente potrete non passarci, se non altro per via del fatto che la capitale è l'aeroporto d'ingresso per la maggior parte dei viaggiatori. Congestionata da un traffico a dir poco esasperante, vale comunque la pena dedicargli almeno un giorno o due per visitare il vasto complesso del Golestan, la storica residenza della famiglia imperiale durante la Dinastia Qajar. Difficilmente vi capiterà di non dover passare, in taxi, sulla rotonda al cui centro sorge la Torre Azadi, simbolo della città, ma è più interessante dedicare qualche ora al vastissimo Grande Bazaar che si estende per più di 10 km.

 

Kashan: questo città a sud della capitale è una piccola chicca, ricca di edifici storici, disseminati in un centro storico piuttosto raccolto e che può essere visitato comodamente a piedi. Belle le moschee ma soprattutto le stupende abitazioni private di ricchi commercianti locali, la cui bellezza non è intuibile da fuori: al loro interno troverete ombrati giardini costellati di fontane, stupendi archi e nicchie, ingegnose torri del vento studiate per rinfrescare queste zone in cui le temperature estive possono raggiungere punte estreme.

 

Abyaneh: È un piccolo villaggio in cui il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa, quando gli imperi persiani dettavano ancora legge. Le mura delle case, di fango rossiccio misto a paglia, gli hanno fatto meritare il soprannome di Villaggio Rosso. Per le strette vie del centro storico non è difficile imbattersi nelle donne locali - non di rado sul dorso di un asinello, il mezzo di trasporto locale privilegiato - che indossano tutt'oggi un costume tradizionale che non ha eguali nel resto del paese, costituito da uno scialle con motivi floreali

 

Il paesaggio lunare del Deserto di Lut - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Esfahan: capitale nel passato per oltre un secolo, è la perla del turismo iraniano. Il cuore della città è costituito dall'enorme piazza Nesf-e-Jahan, che già varrebbe di per sé la visita anche se non fosse circondata dagli strepitosi monumenti che vi si affacciano: meravigliose mosche come la Moschea dell'Imam, la Moschea dello Sceicco Loft Allah e la Moschea del Venerdì, caratterizzate dalle più belle ceramiche del mondo islamico; l'ex-palazzo imperiale di Ali Qapu; alcuni dei migliori negozi della città nelle propaggini del bazaar che alloggia nei portici della piazza. Vi sono anche importanti ponti, fra tutti quello di Si-o-Seh Pol di epoca Safavide. 

 

Kerman: questa remota città, nel cuore del deserto iraniano, è da sempre una delle più ricche del paese, grazie alle coltivazioni di pistacchio e alla produzione di tappeti, fra i più pregiati al mondo. Se il centro storico non spicca rispetto a quello di altre città iraniane, se non per un bel bazaar, i dintorni sono invece ricchi di località interessanti: l'antica cittadella fortificata di Rayen che ricorda la più grande Bam (distrutta da un terremoto nel 2003), i giardini persiani di Shazdeh a Mahan ma soprattutto lo spettacolare Deserto del Lut, con i suoi monoliti che al tramonto assumono tutte le gradazioni del rosso e dell'arancione.


Shiraz: la città merita un visita soprattutto per le belle abitazioni private riccamente decorate come il Narangestan Qavam dalle splendide vetrate multicolori ma anche per maestose edifici religiosi come il Santuario di Shah Ceragh e la Madrasa del Khan. Non da meno sono le attrattive nei paraggi: è qui che fa base chi visita l'imperdibile sito archeologico di Persepoli, capitale achemenide, e le necropoli di Naqsh-e RostamNaqsh-e Rajab. Nei paraggi è possibile incontrare popolazioni nomadi come i Qashqai.

 

DA PORTARE CON SÉ

Abbigliamento in grado di far fronte a temperature diverse, dal caldo al fresco. Di giorno è importante coprirsi il capo adeguatamente e indossare occhiali da sole, di sera un pile o una giacca vengono sicuramente utili. Come forse saprete già, le donne non possono andare in giro a capo scoperto: l'ideale è portare con sé una sciarpa leggera da avvolgere attorno alla testa. In teoria bisognerebbe coprire i capelli e il collo, ma non sono particolarmente fiscali, al punto che anche molte donne locali - soprattutto in città moderne come Teheran - lo indossano in maniera piuttosto informale. Non vanno altresì mostrate altre parti del corpo come la schiena né sono accettate le braccia e le gambe scoperte. Gli abiti dovrebbero essere poco attillati, per non rivelare le forme. Anche gli uomini sono tenuti a un certo decoro: indossa pantaloni corti o canottiere. L'attenzione all'abbigliamento diventa più stringente all'ingresso dei siti religiosi più importanti, specie i santuari. Se pianificate di usare i bus notturni, un cuscino gonfiabile da viaggio potrebbe rivelarsi utile.

 

La necropoli di Naqsh-e Rostam - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

COSA COMPRARE

Lo shopping in Iran è quasi immancabile, visto che spesso il cuore delle città sono gli animatissimi bazaar. Il prodotto indigeno più famoso all'estero è sicuramente il tappeto persiano. I tappeti che più piacciono ai locali sono di seta e di solito sono realizzati con disegni circolari o simmetrici che non sempre incontrano il gusto dei viaggiatori occidentali, usualmente più attirati dai tappeti tribali, dai disegni più stilizzati e i colori più vivaci. Se procedete all'acquisto considerate le dimensioni e il peso che dovrete portare con voi per il resto del viaggio, oppure informatevi per farvelo spedire. Un altro prodotto tessile tipico è il termeh, una soffice stoffa di lana e seta tessuta a mano caratteristica di Yazd, solitamente con fitti motivi floreali. Molto diffusi i negozi di ceramiche e vasellame di metallo smaltato. Fra i prodotti alimentari locali ci sono il pistacchio (l'Iran è il maggiore produttore al mondo), lo zafferano, il thé, vari tipi di spezie e la profumata "acqua di rose", specialità di Kashan. Attenzione che, a causa dell'embargo occidentale cessato a gennaio 2016, a novembre nessuna carta di credito occidentale era autorizzata e, in attesa che venisse ripristinata l'autorizzazione alla banca nazionale di far parte dei circuiti internazionali (operazione che potrebbe richiedere più di un anno), chi non aveva abbastanza contanti doveva rivolgersi ai commercianti di tappeti (anche comprando qualcosa da un altro negozio) che di solito riescono a utilizzarle con delle triangolazioni con i paesi arabi del golfo.

 

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