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Ed eccoci a New York.
Veduta della Grande Mela
Il volo notturno ci ha catapultato nella mitica Grande Mela. Trasferimento in taxi sino all’hotel W New York sulla Lexington tra la 49esima e la 50esima strada. La stanza assegnata è di dimensioni ridotte, diciamo molto accogliente. Il tempo di posare le valigie e giù in strada per respirare aria buona nel polmone verde della città, il Central Park. Arrivati a circa metà del famoso parco cittadino decidiamo di fare tappa al celebre American Museum of Natural History. La giornata scorre veloce e in men che non si dica è già pomeriggio. Dedichiamo questa parte alla visita della Midtown East, dalla quinta sino al palazzo di vetro dell’ONU passando per Grand Central Terminal e poi sotto il Chrysler Building.
Grattacieli visti da Central Park
La seconda giornata newyorchese, complice la pioggia, è dedicata ai grandi musei. Iniziamo quindi con l’incamminarci nel Central Park percorrendo poi la Museum Mile. Prima tappa è il Metropolitan Museum of Art che, come consigliamo pressoché tutte le guide, è da visitare avendo ben in mente cosa voler vedere e cosa no perché è immenso! Da non perdere, ovviamente, il Tempio di Dendur. Secondo museo della giornata è il Guggenheim. Di tutti i musei visitati a New York è decisamente quello che più ci ha impressionato. Molto ricca la collezione e molto innovativa la possibilità di passare da un quadro all’altro senza dover percorrere lunghi e inutili corridoi. Terminata la visita ci rituffiamo in strada e, sotto la pioggia incessante, percorriamo la Central Park West deviando poi verso Broadway per far tappa alla Julliard e al Lincoln Center for the Performing Arts. La pioggia ci da finalmente tregua e riprendiamo il cammino puntando verso il Rockefeller Center dove, a conclusione di una giornata umida e impegnativa, ci aspetta una visita guidata con un simpatico cicerone.
Lo skyline di Manhattan
Una nuova giornata ha inizio con il nostro debutto sulla metropolitana newyorchese. L’obiettivo è raggiungere celermente l’imbarco per visitare Ellis Island e Liberty Island, con la sua celeberrima Statua. Il percorso via traghetto offre numerosi scorci fotografici della New York finanziaria. Il nostro itinerario parte da Liberty Island; muniti di audioguida percorriamo il perimetro dell’isola e scattiamo centinaia di foto in compagnia della Statua della Libertà. Subito dopo è il turno di Ellis Island, che ospita l'Ellis Island Immigration Museum che permette di vivere un importante esperienza in memoria dei flussi migratori che portarono su questa isoletta artificiale più di 12 milioni di aspiranti americani. Ritornati a Downtown è il momento di affrontare la New York finanziaria.
La Statua della Libertà
Partendo da Battery Park ci dirigiamo verso Wall Street e la Federal Hall. Scattiamo qualche foto vicino al famoso Toro di Wall Street (Charging Bull) e poi ci dedichiamo a uno dei luoghi più toccanti di tutta la città: il rinnovato World Trade Center. Passiamo qualche minuto tra le fontane nate sulle fondamenta delle Torri Gemelle e poi visitiamo il 9/11 Memorial, dove si tocca con mano la tragedia che ha sconvolto New York in quel tristemente noto 11/9/2001. L’ultima tappa della giornata è l’osservatorio in cima alla Freedom Tower: One World Observatory. Il panorama, a più di 500 metri di altezza, è strabiliante! Concludiamo la serata con il richiamo di Eataly, presso la Torre numero 4. Ebbene sì, anche a New York si può mangiare un’ottima pizza.
Bandierine americane al Memoriale dell'11 Settembre
Un’altra giornata a New York e un altro fitto itinerario davanti a noi. Colazione al volo in uno dei tanti Starbucks e poi dritti a Soho, il quartiere che dagli anni settanta (la sua epoca d'oro) è stata una meta per gli artisti, i quali hanno contribuito a realizzare tra le più grandi meraviglie architettoniche che hanno differenziato il quartiere da molti altri. Il nostro percorso continua poi con la visita di Chinatown e Little Italy, due quartieri sempre molto caratteristici.
Foto a Liberty Island con Manhattan sullo sfondo
Sulla strada del ritorno verso Midtown abbiamo percorso la High Line: è un parco lineare realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line. Trovandoci sulla strada non abbiamo poi potuto evitare una tappa presso il famoso Macy’s e subito dopo siamo saliti in cima all’Empire State Building per ammirare il panorama cittadino da un ulteriore punto di vista. Prima di cena tappa al Radio City Music Hall con visita guidata del complesso che ha ospitato e continua a ospitare i più famosi cantanti e musical del mondo. Cena nei pressi di Madison Square Park con vista sul Flatiron Building.
Il Flatiron Building, dalla caratteristica forma a ferro da stiro
L’ultima giornata a New York inizia presso il World Trade Center, dove simbolicamente salutiamo la città e commemoriamo le vittime. Con calma ci riavviciniamo all’hotel per ritirare i bagagli ma non ci lasciamo sfuggire la stupenda sede del New York Times, progettata da Renzo Piano, e la pasticceria più famosa della TV: Carlo's Bakery.
Così il nostro viaggio volge al termine, nemmeno le grandi turbolenze sulla via del ritornano sono capaci di regalare ulteriori emozioni paragonabili a quelle vissute in questi stupendi quindici giorni americani. Alcuni piccoli dati: in 15 giorni abbiamo percorso 1650 km in auto; 267 km a piedi (con media giornaliera di 18 km) e svariate migliaia di km con i 5 voli esterni e interni.