Continuiamo il nostro excursus tra le bizzarre storie che riguardano le micronazioni.
Ai limiti dell'assurdo è la vicenda dell'autoproclamata nazione di Ladonia. Nel 1980 l'artista svedese Lars Vilks iniziò la costruzione di due gigantesche sculture nella riserva naturale del Kullaberg, in Svezia. Poiché erano in una zona di difficile accesso, nessuno se ne accorse per due anni, ma quando si venne a sapere, il consiglio locale dichiarò illegali le sculture degli edifici e pertanto, per via delle norme che impediscono la costruzione nelle riserve naturali, ne ordinò la demolizione. L'artista fece ricorso ma perse la causa e per ripicca proclamò, nel 1996, lo stato di Ladonia. Non pago, tre anni più tardi realizzò un'altra scultura, di 160 cm di altezza. Di nuovo scoperto, ne venne ordinata la distruzione. L'artista stavolta si attenne alla disposizione impartita ma dichiarò che avrebbe demolito l'opera il 10 dicembre 2001, data del 100° anniversario del Premio Nobel, cosa che venne eseguita da una barca-gru. Vilks, che dev'essere stato un rompiscatole di inaudita potenza, chiese il permesso di erigere un monumento nello stesso luogo in cui era stata rimossa l'opera illegale. Il permesso fu accordato ma il monumento non poteva superare gli 8 cm. Vilks realizzò la nuova “opera” rispettando le misure massime.
L'insieme di strutture che costituiscono Ladonia
Utopica ma almeno non dettata da interessi personale è la nascita di Celestia, proclamata da James Thomas Mangan di Evergreen Park, nello stato americano dell'Illinois. Nel dicembre del 1948 Mangan rivendicò a nome del genere umano la giurisdizione dello spazio, per evitare che qualsiasi nazione potesse egemonizzarla e nel 1949, in un epoca in cui la Guerra Fredda spingeva le potenze dell'epoca a cominciare a guardare allo spazio come luogo di scontro se non altro tecnologico, inviò comunicazione agli Stati Uniti, all'Unione Sovietica, al Regno Unito e all'ONU che Celestia aveva messo al bando tutti gli esperimenti nucleari nell'atmosfera. Nonostante questi argomenti avessero appassionati altri cittadini per anni, si ritiene che Celestia sia scomparsa con la morte del suo fondatore.
Kevin Baugh di fronte al cartello di entrata nella Repubblica di Molossia
Per perseguire un suo sogno di bambino in cui giocava fingendosi a capo dell'immaginaria “Grande Repubblica di Vuldstein”, l'americano Kevin Baugh nel 1999 fonda ufficialmente Molossia, non lontano da Dayton nello stato americano del Nevada, inizialmente come stato con un governo comunista. Pochi mesi dopo cambia idea, abbandona la linea marxista e lo trasforma nella Repubblica di Molossia, il cui territorio in pratica coincide con le due case del fondatore e relativo giardino. Nel 2012 creò una petizione sul sito ufficiale del governo americano chiedendo il riconoscimento della sua nazione ma non raggiunse il numero minimo di firme.
Anche se sembra un'altra cosa, questo è l'ufficio doganale di Molossia
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - I
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - II
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - III
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - IV
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - V
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - VI
Stati sconosciuti, non riconosciuti e irriconoscibili - VII