Dite la verità, l'arte contemporanea vi risulta un po' ostica, vero? Se non vi siete mai interessati particolarmente a questo periodo artistico, al Museum of Modern Art di New York, MOMA per gli amici, potete cominciare a gettare le basi del vostro ingresso in questo mondo. Perché qui c'è tutto, dalle opere di fine '800 degli Impressionisti che cominciarono per primi a uscire dagli schemi prefissati al Picasso cubista e innovatore, dall'arte tra le due grandi guerre alle avanguardie degli anni che giungono fino ai nostri giorni. Non solo pittura e scultura ma anche fotografia, video, installazioni, opere multimediali, oggetti di design e qualsiasi altra cosa possa prendere il nome di arte.
Le "Demoiselles d'Avignon" di Picasso - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Non è stato un percorso facile quello del MOMA, perché agli inizi non solo l'arte moderna, di difficile comprensione al vasto pubblico abituato alle opere classiche, era ancora poco nota ma anche perché non si trovavano mecenati o investitori disposti a dare un apporto economico, nemmeno il ricchissimo Rockefeller, marito di Abby Aldrich Rockefeller, una delle tre fondatrici. La prima sede, aperta nel 1929, era in un palazzo abbastanza dimesso: del resto, le collezioni iniziali erano ben poca cosa, appena otto stampe avute in donazione.
I celebri barattoli di pomodori Campbell di Andy Wahrol - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Molto importante fu la personale del 1935 su Van Gogh, all'epoca sconosciuto ai più. Il successo fu enorme e spinse le fondatrici a spostarsi in una sede più adeguata, all'interno del Rockefeller Center. Qualche anno dopo la mostra dedicata a Picasso ebbe un riscontro similare. Ora sappiamo perfettamente che questi erano due giganti della storia dell'arte, ma allora non erano ancora così famosi e si può dire che il successo delle mostre fu un volano della popolarità non solo del museo ma anche degli artisti in questione e dell'Arte Moderna in generale, che grazie a questi eventi cominciò a guadagnarsi l'interesse non solo dei critici ma anche del grande pubblico.
Il MOMA è interessante anche architettonicamente - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
Da allora il MOMA non ha più avuto bisogno di farsi conoscere, anzi dopo la II Guerra Mondiale New York, anche per fattori politici ed economici, è indubbiamente diventata la capitale mondiale dell'arte contemporanea. Il MOMA è diventato un punto di riferimento, da molti ritenuto il detentore della miglior collezione al mondo di Arte Moderna e Contemporanea, al punto che dire di un'opera o oggetto di design che “è esibito al MOMA” equivale a un riconoscimento ufficiale.
Arte contemporanea - Archivio Fotografico Pianeta Gaia
I nomi degli artisti presenti sono semplicemente il gotha dell'arte mondiale dalla fine del XIX secolo in poi: si comincia con Monet, Cézanne, Van Gogh, poi Picasso e il suo “Demoiselles d'Avignon” - una delle opere cardine di tutta la modernità -, Chagall, Boccioni, Kandinsky, Dalì ma fin qui siamo in ambiti ormai già “digeriti” da tutti. Ma è dopo la Seconda Guerra Mondiale che il percorso diventa più complicato da seguire e, proprio per questo, interessante: le figure inquietanti di Bacon, l'action painting di Pollock, la pop art di Warhol e Lichtenstein, i cromatismi di Rothko, i New Dada Jasper Johns e Rauschenberg, i “tagli” di Fontana, le opere aeree di Calder. Con mia sorpresa, nella sezione musica, ho trovato pure uno schermo che riproduceva il video musicale Secret Agent dei grandi - per quanto semisconosciuti - DEVO!, gruppo di art rock dell'Ohio.
Insomma, un viaggio straordinario nella storia dell'arte che potete ammirare così bene nel suo dipanarsi solo in questo museo.