Per vedere la Dancalia, una delle terre più selvagge, inospitali e affascinanti sulla terra: colate di lava incandescente che scorrono a pochi metri dal viaggiatore, picchi di basalto, laghi salati, deserti di roccia colorata. Per scoprire Lalibela, la Gerusalemme d’Africa, con le sue undici meravigliose chiese monolitiche scavate nella roccia che narrano una cultura millenaria.
Partenza dall’Italia con volo di linea dall'Italia. Arrivo in serata / notte. Disbrigo delle formalità doganali e trasferimento in albergo. Cena libera e pernottamento.
Partenza per Dessie, a nord est di Addis Abeba. La strada attraversa la campagna della regione del Wollo, visita al mercato settimanale di Sembete, luogo di incontro importante di tutte le popolazioni della regione, questo è un mercato di incontro delle popolazioni oromo e amara. Proseguimento e arrivo a Kombolcha nel pomeriggio.
Partenza per Bati e visita del grande mercato del lunedì, il mercato all’aria aperta più grande del corno d’Africa, che richiama genti Afar ed Oromo, due delle prncipali etnie locali. Il viaggio prosegue poi ancora verso Nordest, lasceremo gli altopiani per scendere nella Rift Valley, verso le solitudini della Dancalia. E’ la regione degli Afar, la gente dei deserti di fuoco e sale, estesi fra l’Etiopia, l’Eritrea e Gibuti.
Gli Afar sono pastori nomadi, allevatori di capre e dromedari. Nel Nord della Dancalia cavano sale dal fondale di un antico mare . Dobbiamo ritirare i permessi per inoltrarci in Dancalia. Verso il tramonto , visita dei gayser di Alol Bet, un luogo selvaggio tra i territori di Issa e Afar. Pernottamento in campo.
Il viaggio prosegue verso il lago Afrera (-112 metri s.l.m.), situato nel cuore della depressione dancala. Il deserto della Dancalia si estende nel punto d’incontro di tre zolle tettoniche: quella del Mar Rosso, quella dell’Oceano Indiano e quella della Grande Rift Valley. I movimenti tettonici che si verificano in questa regione stanno allontanando il continente africano dalla penisola arabica di qualche centimetro all’anno, producendo una spaccatura lungo la Rift Valley che procede a una velocità di qualche millimetro l’anno. Proseguimento per il campo base dell’Erta Ale.
Dopo Afrera la pista si snoda tra sabbia e lava in direzione del vulcano Erta Ale o “monte che fuma”, ultimo di una catena di vulcani che occupano la parte centrale della depressione Dancala. Questo vulcano è oggetto di notevole interesse da parte dei vulcanologi in quanto è uno dei pochi al mondo ad avere una caldera di lava a cielo aperto. Lungo il percorso si attraverseranno alcuni villaggi Afar fino ad arrivare alla base del trekking. Pernottamento al campo base.
La mattina presto ( alle 4:00 am) inizio trekking per la cima dell’Erta Ale. Questo vulcano fa parte di una catena di vulcani posta nel Triangolo di Afar che si estende dalla pianura di sale fino al lago Afrera, questo da nord a sud. A est, invece, è delimitata dalla scarpata dell'altopiano etiope, e a ovest dalla scarpata della Dancalia.
Arriveremo in vetta ( 500 m di dislivello e 4 ore di cammino) al sorgere il sole e si starà sulla cima l’intera giornata per poter visitare con calma uno dei luoghi con scenari più incredibile del pianeta.
Il cratere dell’Erta Ale ha due caldere e la giornata intera ci pertterà di muoverci in base alle condizioni del vulcano per vedere la parte più attiva. Faremo la visita del cratere sia all’interno che all’esterno e ridiscenderemo alla base verso il tramonto.
La mattina partenza da Erta Ale per Assobole, piccolo villaggio Afar. La strada attraversa la piana che costeggia la catena dei vulcani. Fermata alla piana del sale. Arrivo ad Assabole nel pomeriggio. Sistemazione in campo.
In mezzo alla Piana, centinaia e centinaia di uomini stanno tagliando la crosta salina a colpi di accetta, altri cercano di sollevare lastre immense. Gli intagliatori, a piccoli colpi, danno forma ai blocchi. I carovanieri aspettano al sole. Caricano gli animali solo quando sono certi di ripartire. I cammelli sostano attorno all’immensa cava. Al riparo di muretti di sale, qualcuno ha aperto una rivendita di tè: è l’unico momento di sosta che questa umanità si concede. Passeremo del tempo nell’aerea della cava, affollata di uomini e dromedari. Poco lontano un lago mobile il lago Karoum, si sposta con il vento…
Poi vedremo le carovane partire verso l’altopiano, in lunghe file fino alla prima tappa: il fiume Saba e il villaggio di Assobole. Nel tardo partiamo per raggiungere Asso Bole, villaggio Afar all’ingresso del canyon del fiume Saba. Asso Bole è uno dei luoghi di sosta delle carovane nel lungo viaggio di ritorno verso l’altopiano. Qui vi è sempre acqua, uomini e dromedari bevono, riempiono le otri di pelle di capra, si lavano. Molti passano la notte al riparo delle pareti del canyon
Nel corso della giornata si raggiunge la quota più bassa della depressione dancala: 116 metri dal livello del mare. Partenza di buon mattino per la collina di Dallol o “collina degli spiriti” dove si giunge in circa mezz’ora di trekking.
Questa zona è conosciuta per le sue curiose formazioni geologiche e presenta sorgenti calde acide, accumuli di zolfo, piccoli geyser, coni di sale nonché vasche di acidi delimitate da bordi di cristalli; il tutto su un fondo bianco, giallo, verde o rosso ocra, colori dovuti dalla presenza di zolfo, ossidi di ferro e altri vari minerali.
Un paesaggio decisamente “lunare”. Rientro ad Ahmed Ela nel pomeriggio ed esplorazione del piccolo monte di sali di magnesio di Assa Ale, noto anche come “monte rosso” (il suo nome deriva da due spuntoni di solfato di magnesio resi rossi dall’ossidazione) e del lago Karoum . Ritorno ad Assobole
La mattina partenza per Hawsien. Risaliamo sull’altopiano per raggiungere nel pomeriggio il cuore del Tigrai. Sosta per la visita della chiesa di Abrha Atsbeha e proseguimento per il nostro lodge. Cena e pernottamento
Lasciamo le terre del Tigrai per fare ingresso nel territorio degli Amhara. Il percorso di questa giornata è di 350 km circa di strada asfaltata e buona pista – passando per il lago Ashianghi e Amba Alagi, luoghi famosi della nostra storia coloniale offrendoci ancora una volta un grande caleidoscopio di immagini e suggestivi scorci di un mondo rurale arcaico con i villaggi annidati lungo i versanti adagiati sul fondo delle valli, i tipici granai di paglia che brillano al sole, la gente perennemente in cammino o al lavoro nei campi.
Arrivo a fine giornata a Lalibela
Giornata dedicata alla visita delle undici chiese rupestri, straordinarie opere monolitiche tagliate nella roccia e collegate da un dedalo di gallerie costruite durante il regno del re di Lalibela e degli altri sovrani della dinastia Zagwe, nel XII sec.
Lalibela è la Gerusalemme d’Africa, luogo di pellegrinaggi infiniti, centro della fede del mondo ortodosso africano: chi ha costruito Lalibela voleva davvero riprodurre i luoghi più santi del cristianesimo. La possente chiesa di Medhane Alem, la piccola e venerata Beta Maryam, le cappelle rupestri Beta Dangal e Maskal costituiscono, assieme alle chiese gemelle Beta Mikael e Beta Golgotha ed all'inaccessibile Cappella della Trinità, il complesso del gruppo settentrionale. Il letto di un torrente, scavato nella roccia e ribattezzato Fiume Giordano, separa queste chiese dal gruppo meridionale: la basilica di Beta Gabriel e Rafael, Beta Mercurios, la minuscola cappella Beta Lehem, la monolitica Beta Emanuel, di stile axumita, ed il santuario ipogeo Beta Abba Libanos. Poco distante, isolata, sta la chiesa più bella: Beta Giorgis, la più fotografata.
La mattina partenza via terra per Gondar . La strada è ora asfaltata, solo 40 km rimangono sterrati. La strada panoramica offre paesaggi magnifici e attraversa la campagna tipica dell’altopiano abitata dalla popolazione Amara. Arrivo in serata
La mattina sarà dedicata alla visita di Gondar, la ‘città dei castelli ’ considerata la Camelot d’Africa. Nel XVII secolo i re d’Etiopia, la dinastia di Fasilladas, la scelse come prima capitale dell’impero etiope, che ha avuto inizio nel 1632: Qui si possono ammirare una dozzina di castelli costruiti da diversi imperatori in 236 anni.
Sembra un pezzo d’Europa trasferito in Etiopia e riflette influenze islamiche ed europee. Si visiterà il Recinto Imperiale, con i suoi castelli reali e le alte mura in pietra lungo le strade, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ed in particolare il Palazzo di Fasiladas, il castello più antico e spettacolare che si eleva per 32 m e ha un parapetto merlato e quattro torrette a cupola. Costruito con pietre digrossate, il palazzo viene attribuito ad un architetto indiano e rappresenta un’insolita sintesi di influenze indiane, portoghesi, moresche e aksumite.
Si proseguiranno le visite con la Chiesa di Debre Berhan Selassie, situata sulla sommità di una collina e circondata da mura fortificate. Piena di tutto il colore, la vita, la vivacità e l’umanità dell’arte etiopica, le decorazioni di questo edificio forniscono un compendio dell’iconografia e della cultura locali. L’ultima visita della giornata è ai Bagni di re Fasilidas: un affascinante, piccolo palazzo costruito in mezzo ad una piscina (tenuta vuota per tutto l’anno e riempita solo per la festa di Timkat, Epifania etiope) sul cui perimetro si innalzano alberi plurisecolari.
Nel pomeriggio trasferimento a Gondar. Lungo la strada deviazione per la visita della comunità di Auramba, una comunità autogestita su base solidale.
BahrDar, ossia “la porta del mare” , è una piacevole cittadina sulle sponde del lago Tana dove si trova la sorgente del Nilo Azzurro. Mattinata dedicata alla navigazione sul Lago Tana, ricco di chiese e monasteri di grande interesse storico; le isole del lago sono anche coperte da una bella vegetazione tropicale e piantagioni di caffè. Il lago infatti è disseminato da 37 isolette sulle quali si trovano chiese e monasteri, riconosciuti come Patrimonio dell’Unesco. Nel pomeriggio visita alle cascate del Nilo Azzurro. Al momento, la costruzione di una diga ha reso meno rigogliosa e possente la caduta delle acque, ma rimane interessante la passeggiata nell’ambiente naturalistico attraverso cui si raggiungono le cascate
Al mattino trasferimento in aeroporto per volo per Addis Abeba. Poi visita della città: il museo nazionale, la chiesa di San Giorgio, zona di Piazza e Merkato. Cena e trasferimento in aeroporto per volo internazionale.
Abbiamo previsto un camera in day-use )1 camera x 4 pax fino alle ore 19) al Saro Maria hotel o Jupiter hotel per permettervi di fare una doccia e preparavi per il volo di ritorno
Arrivo in Italia, sbarco e termine dei servizi
NR.VOLO | DA | A | ORA PART. | ORA ARR. |
---|---|---|---|---|
TK 1874 | MALPENSA | ISTANBUL | 1100 | 1545 |
TK 676 | ISTANBUL | ADDIS ABEBA | 1935 | 0055 +1 |
TK 677 | ADDIS ABEBA | ISTANBUL | 0150 | 0730 |
TK 1873 | ISTANBUL | MALPENSA | 0855 | 1000 |
Possibili partenza da altri aeroporti italiani o con altre compagnie
CITTÀ | HOTEL | NR. NOTTI |
---|---|---|
Addis Abeba | Jupitel Hotel | 1 |
Kombolcha | Yegofe View Hotel | 1 |
Samera | Campo tendato | 1 |
Campo base Erta Ale | Campo tendato | 2 |
Assabole | Campo tendato | 2 |
Hawsien | Gheralta Lodge | 1 |
Lalibela | Tukul Lodge | 2 |
Gondar | Goha Hotel | 1 |
Bahir Dar | Jakaranda Hotel | 2 |
Gli hotel potrebbero essere sostituiti con altri di medesima categoria
CITTÀ | HOTEL | NR. NOTTI |
---|---|---|
Addis Abeba | Jupitel Hotel | 1 |
Kombolcha | Yegofe View Hotel | 1 |
Samera | Campo tendato | 1 |
Campo base Erta Ale | Campo tendato | 2 |
Assabole | Campo tendato | 2 |
Hawsien | Gheralta Lodge | 1 |
Lalibela | Tukul Lodge | 2 |
Gondar | Goha Hotel | 1 |
Bahir Dar | Jakaranda Hotel | 2 |
Gli hotel potrebbero essere sostituiti con altri di medesima categoria
Dal 3° al 5° giorno è prevista la presenza di una scorta che viaggerà sulle nostre jeep
Cambio
1€ = 1,12 USD. Variazioni dei cambi con oscillazioni maggiori del 3% comporteranno un adeguamento dei costi e verranno comunicati entro i 20 giorni dalla partenza.
Documenti
E' richiesto il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro. All'arrivo deve essere acquistato un visto d'ingresso che costa 50 Usd
Penali di cancellazione
La scaletta delle penali per questo viaggio è la seguente. Dalle percentuali indicate sono sempre escluse perchè da pagarsi per intero la quota di iscrizione, le eventuali assicurazioni e le spese per l’ottenimento degli eventuali visti.
Il giorno della denuncia di annullamento e quello di partenza sono esclusi dai conteggi dei giorni. Se la cancellazione comporta l’aumento della quota di altri partecipanti al viaggio (ad esempio un supplemento singola o la variazione della quota in base al nr minimo degli iscritti), questi supplementi andranno a far parte della penale addebitata
INFORMAZIONI IMPORTANTI DA SAPERE
Tipologia di viaggio
Ricordiamo a tutti i partecipanti interessati che si tratta di un itinerario magnifico, ma impegnativo che comporta un notevole spirito di adattamento e una buona forma fisica. Nella regione della Dancalia infatti, non esistono strutture alberghiere adeguate e i pernottamenti saranno in tende tipo Igloo, alle quali è necessario partecipare al montaggio, oppure nella capanne di pietra degli Hafar, l'etnia che vive in questa regione. E’ necessario portarsi con se un sacco a pelo e un pile
In ultimo la disponibilità di acqua per lavarsi e per i servizi igienici in alcuni giorni sarà fornita tramite taniche e sarà in quantità limitata.
Ad Amed Ela si dorme in capanne afar adattate per i turisti, sulle stuoie in terra con i materassini di gomma-piuma portati da noi. Sull’Erta Ale in capanne di pietra o all’aperto.
L'Erta Ale
La salita al vulcano Erta Ale (700 mslm - circa 10/12 Km) richiede da 2h30 a 4h; viene effettuata nel tardo pomeriggio quando la temperatura comincia a scendere Non si tratta di una camminata ripida o difficile, ma su di un sentiero a volte pietroso e sconnesso. Durante la salita i viveri, l'acqua e il resto necessario vengono traspotati con i cammelli
Abbigliamento
E' richiesto un abbigliamento sportivo adatto ad un trekking leggero. Molto imprtanti le scarpe comode e abbastanza strutturate per la camminata sul vulcano (non sono necessari grandi scarponi da montagna). E' bene avere con se uno zaino, medicinali di uso comune, un cappello, occhiali da sole e creme ad alta protezione. Come sempre sono sconsigliate le valige rigide.
Vaccinazioni
Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie; viene consigliata l'antitetanica, la febbre gialla e la profilassi antimalarica per il bassopiano. Dal momento che le condizioni sono variabili è sempre consigliato di informarsi presso l'Ufficio di Igiene
Temperature
La Dancalia è uno dei paesi dove si raggiungono le temperature più alte al mondo, per tale motivo è possibile effettuare viaggi solamente nei periodi invernali. Da novembre a marzo le temperature possono variare dai 20° la notte ai 40° di giorno; può capitare che queste temperature possano essere superate in alcune località
Fotografie e Mance
Gli Afar di solito non chiedono compensi per farsi fotografare ma comunque bisogna sempre chiedere il loro permesso. Si raccomanda di non dare mance in generale e regali ai bambini ( penne o caramelle) per strada per non alterare la loro organizzazione sociale.
Eventuali donazioni possono essere raccolte e la guida (insieme a gruppo) potrà donarle a una scuola di queste regione remote.
Orario
L’Etiopia segue il calendario giuliano che ha tredici mesi di cui 12 di 30 giorni e uno di 6. Ci sono 3 ore di differenza dal GTM. Rispetto all’Italia c’è un’ora differenza in estate, e due in inverno.
Elettricità
220 volt. Si consiglia di portare con se un adattatore universale
Formalità d'ingresso
Per i cittadini italiani è necessario il passaporto individuale con validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro e un visto di ingresso. da Giugno 2021 il visto può essere richiesto esclusivamente online (non più in arrivo in aeroporto) sulla piattaforma dedicata del Governo etiopico https://www.evisa.gov.et/
Per il momento per il rilascio del visto non è richiesto il certificato di vaccinazione internazionale contro la Febbre Gialla a meno che si sia stati in Paesi considerati a rischio negli ultimi 6 mesi.
Moneta e pagamenti
La moneta etiopica è il birr.
Le carte di credito funzionano solo nelle catene dei migliori alberghi e negli uffici dell’Ethiopian Airlines e nella Dashen Bank. Si consiglia di portare valuta in contante e cambiare man mano secondo le necessità personali.
Si può cambiare in qualsiasi banca, il tasso di cambio varia pochissimo, c’è uno sportello dentro l’aeroporto, subito dopo l’ufficio visti e prima del controllo passaporti.
Internet
Internet è disponibile normalmente nei principali hotel di Addis Abeba, nelle località principali del nord, valle del Rift ed Harar, mentre può essere difficile o impossibile connettersi nella valle dell’Omo, Etiopia Ovest e Dancalia. La velocità di connessione è molto variabile da un luogo all’altro, ma in generale molto più lenta che in Europa.
Telefonia cellulare
La rete è abilitata al roaming internazionale col sistema GSM 900, quindi normalmente si possono utilizzare i propri cellulari per ricevere e trasmettere chiamate. Ciononostante, per i viaggiatori che necessitino essere sempre reperibili, è consigliabile acquistare una SIM etiope ai punti venditi Ethio Telecom presentando una foto e copia del passaporto.
Acqua e luce
La rete di servizi basici in Etiopia è in fase di sviluppo e purtroppo in certi casi si possono verificare interruzioni del servizio di acqua e luce. Sebbene Pianeta Gaia programma i pernottamenti in strutture teoricamente preparate per far fronte a queste mancanze, non si puó assicurare che non ci saranno mai inconvenienti legati ai servizi basici e Pianeta Gaia non puó esserne ritenuta responsabile.
Cibo
La cucina etiopica si basa su una focaccia di un cereale locale, chiamato teff, l’injera, servita con varie salse di carne e di verdure. Nei ristoranti degli alberghi si servono pietanze internazionali.
Vaccinazioni
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie, è prudente la profilassi antimalarica per chi si reca nelle regioni del sud e dell’ovest. Consigliamo tutti i partecipanti a chiedere sempre informazioni presso l'Ufficio di Igiene di competenza della propria zona.
Abbigliamento
Per quanto riguarda gli indumenti personali si consiglia un classico abbigliamento a cipolla. Consigliati abiti pratici e leggeri per il giorno (camicie di cotone, pantaloni lunghi e corti di tela, calzature comode) e capi più pesanti come maglioni/pile, giacca in goretex, foulard e calze per la sera e la mattina.
Per entrare nei luoghi di culto copti è obbligatorio togliersi le scarpe (è consigliabile avere a portata di mano un paio di calze pesanti anche perché possono esserci pulci quindi meglio non stare scalzi) e in alcune chiese/monasteri non è consentito l’ingresso alle signore.
Da non dimenticare: occhiali da sole – cappellino - pila da minatore - farmacia personale – eventuale asciugacapelli difficile da reperire in loco - repellente per zanzare i - saccolenzuolo - salviette igieniche - burrocacao per labbra – batterie di riserva per le macchine fotografiche – costume da bagno – scarpe chiuse comode - zainetto per necessità giornaliere.
Valle dell’Omo: siccome si attraversano alcune regioni dove possono esservi mosche tze-tze è consigliabile verso la sera indossare pantaloni e camicie a maniche lunghe ed è da evitare il nero e il blu che le attira in modo particolare. Può essere utile portarsi uno zampirone a spirale.
Dancalia: scarpe da trekking leggero strutturate, un paio di scarpe leggere di ricambio e sandali di plastica per l’attraversamento del canyon. Utile avere con se delle calze per la visita delle chiese rupestri che si effettuano senza scarpe.
L'itinerario prevede pernottamenti in campo tendato mobile è importante portare con se un sacco a pelo, asciugamano, carta igienica ed eventuale piccolo cuscino da campeggio.
Clima
Sebbene anche in Etiopia si comincino a notare gli effetti del cambio climatico, ci sono delle stagioni delle piogge abbastanza definite, che però variano secondo la zona e l’altitudine.
Giugno-agosto: stagione delle grandi piogge nel nord d’Etiopia. Anche se una precipitazione al giorno è molto probabile, soprattutto nel tardo pomeriggio, le visite si possono normalmente portare a termine senza grossi problemi. La visita al parco nazionale delle montagne di Simien è l’unica tappa sconsigliata. Nel sud ci possono essere precipitazioni episodiche, ma non lunghe né troppo intense.
Aprile-maggio: stagione delle grandi piogge nel Sud, valle del rift e valle dell’Omo. La percorribilità di alcune strade puó essere preclusa.
Campi (Dancalia)
Dove necessario il nostro corrispondente fornisce tende iglòo Ferrino, Nova o Bertoni, materassino e copri-materassino, tenda doccia, inoltre tavolini e sedie da campeggio. Non fornisce il sacco a pelo. Durante le spedizioni, vengono dati pasti freddi a mezzogiorno e pasti caldi la sera preparati dal cuoco dell’organizzazione. L’acqua è purificata o minerale.
Pagamenti per Foto e Donazioni
E’ sempre consigliabile chiedere il permesso per scattare una foto. In alcune località del paese, specialmente tra le tribù del sud, viene chiesto un compenso ad ogni foto scattata e questo va contrattato con l’interessato.
Consigliamo vivamente però di non dare compensi in denaro dove non vengono chiesti e di non regalare oggetti, caramelle ai bambini per strada e nelle campagne, per non turbare la loro vita quotidiana ( spesso infatti lasciano le loro occupazioni quotidiane e la scuola per correre dietro ai turisti) Affidarsi alla guida per lasciare donazioni e altro alle scuole o ad altri enti.
Si possono fotografare in genere le celebrazioni della chiesa etiopica copta, ma riteniamo che vada mantenuta in ogni caso una distanza di rispetto. Questo vale anche per le celebrazioni musulmane.
Non si possono organizzare celebrazioni tribali, e quindi il visitatore potrà assiste solo a quelle spontanee incontrate casualmente.
Mance
In Etiopia aspettare una mancia per un servizio prestato è un abitudine radicata, ma è molto consigliabile seguire un criterio nella proporzione in cui si da il compenso, perchè questo influenzerà poi il trattamento e le aspettative verso turisti che verrano dopo di voi.
Per le guide e gli autisti prevedete circa 8/10 Usd al giorno a persona
Consigliamo di consultare la guida per il compenso da dare per ogni piccolo servizio che viene prestato, come facchini, camerieri e simili. Nel caso di gruppi grandi è piú facile raccogliere una certa quantità di denaro da dare alla guida perché se ne occupi
Abbigliamento
Abbigliamento pratico e leggero e scarpe comode, cappello e occhiali da sole. Qualcosa di pesante per la sera e una giacca impermeabile. Si consiglia calzini di riserva da mettersi nelle chiese, in cui è obbligatorio togliersi le scarpe per entrare. Si consiglia di entrare nelle chiese con abbigliamento adatto, specie durante le funzioni.
E’ utile portarsi una piccola torcia sia per il campeggio e sia per vedere meglio i dipinti nelle chiese spesso poco illuminate.
Religione
Le due religioni principali sono il Cristianesimo (Chiesa Ortodossa Etiope – 35-40%) soprattutto al nord e l’Islam (45-50%) concentrato soprattutto a est e a sud.
Le principali festività copte sono: Timkat (Epifania), ovvero l’evento più colorato dell’anno quando le chiese portano in processione alla vicina fonte d’acqua i loro “Tabot” (simbolo dell’Arca dell’Alleanza) per commemorare il battesimo di Cristo. È indubbiamente il più importante festival dell’anno e cade il 19 gennaio.
Fasika (Pasqua), un festival che fa seguito a 55 giorni di digiuno in cui non viene consumato nessun prodotto animale. La Genna o Lidet, il Natale etiope che cade il 7 gennaio ma è molto meno famoso di quanto lo sia in Occidente: lo si celebra con una lunga funzione religiosa che dura tutta la notte.