Malgrado tutto questo – la storia dei Duchobory in Canada meriterebbe un approfondimento a parte -, gli emigrati misero radici nel paese nordamericano e in seguito si spostarono nella più mite regione della British Columbia, dove ad oggi sono circa 40.000, più altri 5.000 nel tempo trasferitisi negli Stati Uniti, territorio in cui avevano già attecchito altre gruppi dallo stile di vita similare come i Mennoniti, gli Amish, i Quaccheri e altri. In Georgia le cose andarono pure peggio. L’avvento dell’Unione Sovietica e del suo dogmatismo anti-religioso fu causa di ulteriori problemi per quelli che erano rimasti. Libri religiosi e archivi vennero distrutti e diversi Duchobory vennero arrestati o mandati in esilio. Al contrario, l’imposizione della collettivizzazione del lavoro dei campi - che altrove trovò resistenza -, presso i Duchobory non creò problemi, abituati com’erano a lavorare insieme già in precedenza. Le loro fattorie divennero presto tra le più efficaci e prosperose, spesso specializzate nella produzione di formaggi, beneficiando anche della minima influenza esterna che arrivava in un territorio così remoto, per giunta chiuso agli stranieri perché vicino a un delicato confine.
Una timida bimba armena - Copyright Pianeta Gaia
Mentre in Nord America i Duchobory sono col tempo aumentati di numero, in Georgia è successo il contrario, soprattutto dopo il crollo del blocco sovietico, quando la Georgia è diventata una nazione indipendente ma soprattutto il cambiato clima politico ha fatto ritenere a molti che tornare nella madrepatria Russia fosse la soluzione migliore. Gorelovka e i paesi limitrofi si sono progressivamente svuotati, finendo con l’accogliere altre minoranze locali come ad esempio gli Adjara, eco-migranti georgiani in cerca di nuove terre, ma soprattutto gli Armeni che costituiscono l’attuale maggioranza. I villaggi che avevano nomi russi vennero progressivamente rinominati con toponimi georgiani (Bogdanovka è diventata Ninotsminda, Troitskoe ora è Sameba) e i Duchobory, che negli anni ’90 erano stimati in più di 2000 famiglie in questa fetta di Georgia, ora contano appena una quarantina di gruppi familiari, per lo più costituiti da anziani, visto che la quasi totalità delle giovani generazioni si è trasferita in Russia.
Alcuni Adjara, Georgiani musulmani - Copyright Pianeta Gaia
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Mondi in bilico: I Duchobory - I
Mondi in bilico: I Duchobory - II