Un paese molte volte immaginato, leggendo i libri di Wilbur Smith, oppure le cronache delle spedizioni navali della Compagnia delle Indie o i più recenti fatti relativi all'apartheid. La realtà è ancora più stupefacente!
Bar a Pilgrim's Rest
La vista della Table Mountain che emerge dalla nebbia, il Capo di Buona Speranza che divide i due oceani e che coraggiosi marinai hanno doppiato nei secoli scorsi per raggiungere le Indie, le colonie di pinguini che suscitano tanta tenerezza, gli stupendi parchi con il fiore simbolo del Paese, la Protea, i magnifici vigneti e l'ottimo vino, fanno apprezzare questa terra!
La Testa del Leone vista dalla Table Mountain
Le otarie di Hout Bay
Naturalmente c'è anche il rovescio della medaglia: l'apartheid ha lasciato ferite ancora aperte e le township non sono certo sparite, speriamo che il prossimo governo faccia meglio e sia meno corrotto.
Coppia di donne 'Ndebele in abiti tradizionali
Che dire poi del Parco Kruger, i safari all'alba e al tramonto, l'emozione che prende nell'avvistare gli animali e avvicinarli è certamente più appagante di qualsiasi bel documentario.
L'albero della febbre, Parco Kruger
Uccello, Parco Kruger
La Panorama Route ci porta nella regione del Mpumalanga, raggiungiamo poi il Blyde River Canyon con le sue profonde cavità circolari, proseguendo fino al Belvedere sulle Tre Rondavels (formazioni a capanna) e vista sulla diga e il Lowveld. La visita non ha certo deluso le mie aspettative, grazie anche alla bravura delle guide e dell'infaticabile Gianni!
Fioritura lungo la Panorama Route