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I Miao hanno sempre avuto strutture di potere molto semplici, che raramente andavano oltre al proprio villaggio e quindi riconoscevano solo il proprio capo locale. Anche per questo raramente i Miao si mescolano con altre etnie e preferiscono restare nelle aree in cui sono in maggioranza e dove il governo cinese, attraverso lo strumento delle Prefetture Autonome, consente loro di essere amministrati e rappresentati da altri Miao.
Le donne Miao sono rinomate per la loro bravura come ricamatrici - Copyright Pianeta Gaia
I Miao credono nel culto degli antenati e in una varietà di spiriti. Hanno sciamani che esorcizzano gli spiriti maligni e curano l'anima di un malato, effettuano sacrifici animali anche se con l'avvento della modernità il numero di coloro che si professano atei è sempre più alto. Tradizionalmente era concessa la poligamia agli uomini che si potevano permettere più mogli, ma anche questa consuetudine è sempre più rara. In maniera abbastanza sorprendente, l'eredità della casa paterna spetta al figlio maschio più giovane, in quanto si presume sia quello più adatto a prendersi cura dei propri genitori in età avanzata, mentre gli altri figli si creeranno delle famiglie altrove. I gioielli d'argento della madre costituiranno la base della dote per la sposa del figlio minore. I matrimoni una volta erano combinati dalle famiglie ma ora molto meno e anche i rapporti prematrimoniali non sono più un tabù, inoltre la politica di un solo figlio per famiglia (che in realtà non è un obbligo così stretto) non si applica alle minoranze etniche che, da sempre dedite all'agricoltura, necessitano di braccia da lavoro.
Ormai anche i corteggiamenti avvengono via cellulare - Copyright Pianeta Gaia
I Miao sono noti anche per alcuni eventi di “corteggiamento di massa”, come il cosiddetto Pasto delle Sorelle, lo spettacolare ritrovo collettivo di cui vi ho parlato in precedenza e che si tiene a Shidong, durante il quale i ragazzi dei villaggi vicini affluiscono per conoscere le ragazze, in ossequio ai principi dell'esogamia tipici delle comunità Miao. La tradizione vorrebbe che il corteggiamento avvenisse attraverso il canto antifonale - specialità in cui non solo i Miao eccellono ma anche altre minoranze etniche cinesi quali i Dong e gli Zhuang - con i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra che si rispondono a tono, sempre cantando, ma anche questa usanza è in declino: io stesso durante il Pasto delle Sorelle ho visto che ormai, come in tutto il mondo, è tutto più semplice se ci si scambia il numero di cellulare.
Una donna Miao che vende polli - Copyright Pianeta Gaia
Fino a non molto tempo fa nello Yunnan vi erano ancora delle vere e proprie “case di corteggiamento” dove i giovani non sposati si incontravano la sera dopo i lavori nei campi per cantare e ballare con le loro coetanee. Non è raro il ricorso anche all'istituto del matrimonio riparatore, alla stregua della “fuitina” in auge anche dalle nostre parti nel secolo scorso. I canti e le danze sono spesso una parte importante delle tante festività dei Miao, di cui le più sentite sono i cosiddetti festival del lusheng, una specie di flauto formato da più canne di bambù. A differenza di quanto accade altrove in Cina, il ruolo della donna all'interno delle comunità Miao non è così rigidamente determinato dai principi confuciani: le donne, rinomate per il loro carattere forte, non solo da sempre partecipano alla costituzione del reddito familiare, ma partecipano attivamente all'educazione, conoscono la cultura locale, praticano le arti e non di rado sono politicamente impegnate.
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