L'harmattan, tecnicamente un aliseo tipico dell'Africa Occidentale, condiziona a tal punto il clima nell'area in cui soffia da essere considerato un disastro naturale e da dare il suo nome alla stagione caratterizzata dalla sua presenza.
L'harmattan solleva sabbia da una duna - Copyright Pianeta Gaia
Il vento si origina nel deserto del Sahara a causa dello scontro tra zone di alta pressione e bassa pressione e da lì soffia sopra tutta l'area circostante, fino al golfo di Guinea, di norma tra la fine di novembre e la metà di marzo, nel periodo in cui c'è meno sole. È talmente potente che la sabbia trasportata viene trovata anche in pieno Oceano Atlantico, a centinaia di chilometri dalla costa africana, e le navi mercantili che solcano le rotte atlantiche si ritrovano i ponti coperti di sabbia sahariana.
La foschia dell'harmattan avvolge l'antico villaggio di Ouadane in Mauritania - Copyright Pianeta Gaia
Generalmente è costituito da aria fredda ma in alcune località può anche essere caldo, ma non è l'abbassamento delle temperature a renderlo dannoso quanto il fatto che il suo avvento ricrea condizioni meteorologiche tipiche del deserto: bassissimo tasso di umidità (anche inferiore la 5%) che porta alla completa sparizione delle nuvole e quindi totale assenza di piogge. Inoltre, queste condizioni estreme, danneggiano i raccolti e rendono molto più facile la nascita di tempeste di sabbia e, quando l'harmattan s'incontra coi monsoni, di tornado.
Strade ricoperte di sabbia - Copyright Pianeta Gaia
Anche gli effetti sulle persone non sono piacevoli: la bassa umidità può causare perdita di sangue dal naso, labbra screpolate, disturbi agli occhi, problemi respiratori e asma. Sarà forse anche per questo che in Niger si pensa che questo vento abbia la capacità di rendere le persone irritabili.
A volte serve la ruspa per pulire le strade dalla sabbia - Copyright Pianeta Gaia
Come non bastasse, questo fastidioso evento atmosferico influisce anche sull'economia: la foschia, a volte simile a una fitta nebbia di stampo padano in realtà causata dai granelli di sabbia in sospensione, causa milioni di dollari di danni ogni anno alle compagnie aeree, costrette a cancellare o deviare diversi voli ogni anno. Anche il turismo risente dei suoi effetti, non solo per le peggiorate condizioni climatiche - nonostante il suo avvento abbassi le temperature in periodi che altrimenti potrebbero essere molto caldi - ma anche perché la sua presenza abbassa la visibilità e, a volte, anche la fotogenia dei paesaggi.