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Perché andare in Guatemala

La nostra miniguida sul piccolo ma interessante paese centroamericano
13 Dicembre 2014

 

PERCHÉ ANDARE IN GUATEMALA

 Paese dal difficile passato ma da decenni aperta e ospitale coi turisti, il Guatemala ha diverse cose da offrire al viaggiatore: antiche chiese coloniali lascito della lunga dominazione spagnola, almeno quelle sopravvissute ai tanti terremoti che hanno colpito questo territorio, strepitose rovine dell'antica civiltà Maya, paesaggi costellati di irrequieti vulcani e coloratissimi mercati. Ideale anche per chi vuole farne la meta della prima parte, quella "culturale", del proprio viaggio di nozze, prima di chiudere con un periodo di relax in una delle tante stupende località caraibiche dei paesi confinanti.

 

DIFFICOLTÀ DEL VIAGGIO

Bere l'acqua dal rubinetto può, nel migliore dei casi, portare la cosiddetta Vendetta di Montezuma, un nomignolo simpatico per la diarrea del viaggiatore, un disturbo da non sottovalutare che può rovinare un viaggio: indispensabile bere solo acqua da bottiglie sigillate ed evitare bevande servite con ghiaccio, anche se alcuni dei ristoranti più prestigiosi specificano che i cubetti vengono fatti con acqua purificata. Per eventuali vaccinazioni e/o profilassi, rivolgetevi presso la Vostra AUSL, ma di norma quelle consigliate per il Sud e Centro America sono quelli contro l'epatite A e B ed eventualmente contro il tifo.

 

Il Guatemala non è esente dalla criminalità: mentre in passato gli attacchi ai bus per derubare i turisti non erano infrequenti, per fortuna questo tipo di crimine ora pare andato in disuso, anche se si segnalano sporadici casi di furti compiuti su chi noleggia l'auto o si avventura nel trekking in luoghi isolati. Il crimine più frequente che riguarda i turisti è il borseggio, specie nelle affollate stazioni dei bus o nei variopinti mercatini locali. Tenere soldi e documenti lontano dalla portata delle svelte mani di questi criminali è cosa della quale curarsi, come in qualsiasi città del mondo, anche occidentale.

 

QUANTI GIORNI SERVONO

Il Guatemala è vasto circa un terzo dell'Italia e offre la possibilità di visitare paesaggi piuttosto diversi e le spiagge che danno su due oceani in uno spazio relativamente ridotto. Una visita abbastanza completa può essere portata a termine in una decina di giorni ma le spiagge, in entrambi i lati, non sono indimenticabili, quando non proprio deludenti, e chi cerca questo aspetto oppure opportunità di escursioni subacquee meglio farebbe a concludere il viaggio nei vicini Messico o Belize che da questo punto di vista sono ottimamente dotate.

 

Il sito Maya di Tikal, immerso nella foresta pluviale - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

IN CHE STAGIONE È MEGLIO ANDARE

In Guatemala il clima è determinato, più che dalla latitudine, dall'altitudine. L'altopiano centrale, le cui altezze variano tra gli 800 e i 1600 metri, racchiude la maggior parte delle località più interessanti: qui le temperature non hanno grandi escursioni, rimanendo le minime tra i 12°/15° e le massime 22°/29°, senza picchi né di caldo né di freddo. Qui i mesi più piovosi sono quelli tra maggio e ottobre, quindi il periodo ideale (facendo attenzione ai periodi di alta stagione dove trovare posto in albergo può essere un problema se non si è prenotato per tempo) è quello tra novembre e aprile. Sulle coste o nella regione del Petén (la foresta pluviale nella quale è immersa Tikal) il clima è tropicale, la temperatura non scende mai al di sotto dei 25°, raramente supera i 30° ma può essere estremamente umido.                               

 

A CHI PIACERÀ ANDARE IN GUATEMALA

Come già detto, chi ama il mare non troverà qui il suo ideale di vacanza ed è meglio che preveda un'estensione in località più indicate. In compenso il Guatemala è ricco di molte altre cose, dalla natura incontaminata, all'archeologia, dal folklore locale alle coloratissime bancarelle dei mercati. Sede di tre siti considerati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, è un paese che offre vedute ed esperienze variegate, adatto a viaggiatori attivi e in cerca di destinazioni non comuni.

 

I MUST

 

Città del Guatemala:

"Grande, sporca e pericolosa" erano gli aggettivi che una volta si elencavano a proposito della capitale del paese, la città più grande del Centro America e vero cuore pulsante di questo stato. Ma le cose sono cambiate: la Calle 6, all'interno della Dowtown Zona 1 una volta sconsigliatissima ai turisti per la criminalità imperante, ora è diventata una delle zone più interessanti di una città, piena di bar e ristoranti, che ha comunque la miglior scelta di musei e gallerie d'arte della nazione.

 

L'imperdibile mercato di Chichicastenango - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Antigua:

È stata capitale del paese per oltre duecento anni, dal 1543 al 1776, data in cui, a seguito della distruzione causata da una serie di terremoti, la Corona Spagnola decise di spostare la capitale in una località più sicura. Venne dato ordine di abbandonare la città ma non tutti obbedirono e pian piano la città tornò ad essere abitata in maniera massiccia. Irrinunciabile visita di qualsiasi viaggiatore in Guatemala e meritato sito UNESCO, è il luogo dove ammirare l'architettura barocca di quell'epoca, a volte mirabilmente conservata, altre volte ancora nello stato di suggestiva rovina in cui è stata lasciato dal terremoto.

 

Lago di Atitlan:

Questo lago, sulle cui acque si specchiano tre vulcani, è uno dei paesaggi più ammirati dell'intero Centro America. Il clima ideale e la spontaneità della gente di origine Maya di queste terre attirarono molti hippies negli anni '60. Buona parte fuggirono durante la guerra civile che imperversò nel paese fino al 1996, ma ora che la situazione è tranquilla da tempo la maggiore industria della zona è indubbiamente il turismo.

 

Tikal e il Petén:

Il Petén è la foresta pluviale del nord-est del paese, in pratica la stessa che occupa buona parte dello Yucatan più selvaggio. E come nello Yucatan, anche qui è possibile trovare gli antichi siti Maya. Si può atterrare a Flores e da lì inoltrarsi verso Tikal, stupendo sito archeologico circondato dalla giungla e contraddistinto da straordinarie piramidi vertiginose. Raggiungere la vetta di una di queste e ammirare la distesa di alberi che circonda lo sguardo, allietati dal frastuono delle scimmie urlatrici, è una sensazione impagabile. È inserito nella lista dei patrimoni dell'UNESCO.

 

Veduta del Lago di Atitlan - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Altri siti Maya:

Tikal è indubbiamente la superstar ma di certo non l'unico che valga la pena di essere visitato. Notevole è il sito di Quirigà, che non presenta piramidi ma gigantesche steli finemente scolpite, uno dei capolavori indiscussi dell'arte Maya. Pure più interessante, considerato inferiore solo al sito di Tikal e a quello in Messico di Chitchen Itza, è il sito della città di Copàn, patrimonio UNESCO. A dire il vero si trova all'interno del territorio del vicino Honduras, ma siccome è appena a 12 kilometri dal confine, molti ci vanno dal Guatemala e vi ritornano dopo averlo visitato. Per i più avventurosi, nei paraggi di Tikal c'è il sito di Uaxactun: certo meno spettacolare ma i 23 chilometri di pista sterrata da percorrere per raggiungerlo possono essere il vero motivo di questa escursione.

 

Esquipulas:

Un po' tagliata fuori dai circuiti abituali (a meno che non andiate in Honduras per visitare Copàn) si trova la città di Esquipulas, che è nota per due ragioni apparentemente poco conciliabili tra loro. Da una parte attira una folta schieri di fedeli che vengono in pellegrinaggio ad ammirare il Cristo Nero, al punto da essere stata definita una delle Capitali della Fede da parte di Giovanni Paolo II. Dall'altra parte le ragazze locali sono considerate le più belle del paese e la seguitissima elezione di Miss Esquipulas ha spesso generato vincitrici di similari competizioni nazionali e internazionali.

 

Chichicastenango:

Chichicastenango è una città in cima alla cresta di una montagna, a quasi 2000 m di altitudine, abitata quasi interamente (98,5%) da popolazione di ceppo K'iche' Maya che non ha mai smesso di seguire la propria cultura. Ma non si può andare a Chichicastenango senza visitarne il mercato, unanimemente riconosciuto come uno dei più pittoreschi e colorati di tutto il Centro e Sud America. Occorre quindi organizzarsi per capitarvici nei giorni in cui si tiene, i Giovedì e le Domeniche. Artigianato in legno (famose le maschere da danza) e ceramica, cibo, lane e stoffe locali, animali da cortile e machete: potete trovarvi di tutto ed il luogo ideale per gli acquisti.

 

La Cattedrale di Esquipulas - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Livingston:

È una città atipica, diversa da tutte le altre del paese. Adagiata sulla costa orientale, nei pressi della foce del Rio Dulce, nessuna strada vi ci porta, occorre quindi prendere una barca per raggiungerla. La cosa strana è che all'arrivo sarebbe necessario presentarsi al locale Comando di Polizia e esibire il passaporto, anche se non si può che provenire dal Guatemala. Forse proprio per questo qui si è sviluppato un inconsueto miscuglio di gente dalle origini più disparate: Garifuna (popolazione afro-Caraibica), Maya e Ladinos. Un'escursione da non perdere è l'uscita in barca per raggiungere il Castillo, l'edificio militare eretto a difesa dai pirati nel punto in cui il Golfete e il Lago di Izabal si uniscono, soprattutto per il tratto che occorre attraversare del Rio Dulce, contrassegnato da ripide pareti costellate di lussureggiante vegetazione, uno scenario rimasto immutato dai tempi delle prime esplorazioni occidentali in queste terre.

 

DA PORTARE CON SÉ:

Abbigliamento comodo e, in base a quale zone intendete visitare, adatto alle fresche sere dell'altopiano o al caldo afoso delle zone più basse. Irrinunciabile anche un adattatore, per ricaricare le batterie delle macchine fotografiche e non perdersi nessuna delle infinite opportunità. La carta igienica spesso non è disponibile nei bagni, anche perché il sistema fognario non è in grado di smaltirle, e quindi, se non avete voglia di supplicare un "rollo de papel", è meglio tenerne un rotolo a portata di mano in caso di bisogno. È consigliato partire dotati di una buona copertura assicurativa.

 

COSA COMPRARE:

I variopinti mercati del Guatemala sono giustamente noti in tutto il mondo e sarebbe un mezzo crimine non approfittarne. La parola d'ordine è contrattare e indipendentemente da quale sia l'oggetto dei vostri desideri, rifiutate sorridendo il primo prezzo che vi verrà offerto e iniziate al ribasso, sapendo che l'operazione richiederà un po' di tempo. È parte del divertimento, quindi affrontate la situazione con il giusto spirito. Le tradizionali coperte di lana le trovate dappertutto, anche se sono tipiche di Momocastenango dove gli appassionati potrebbe preferire cercarle per sapere qualcosa di più sulla loro lavorazione tradizionale. Molto caratteristiche e adorate dai turisti sono le colorate ceramiche, spesso nelle fogge di un piccolo presepe o di un bus stracarico di gente o le maschere di legno da danza. Ancora più colorati e economici sono i gioielli locali, soprattutto orecchini e braccialetti, ricavati da pietre semipreziose o da filati multicolori. Altri articoli economici a base di stoffe locali sono borselli, portafogli e borse di tutte le dimensioni e fogge. Se invece volete qualcosa da condividere coi vostri amici una volta a casa, l'ideale potrebbe essere una bottiglia del prestigioso rum locale Zacapa.

 

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