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Perché andare in Armenia

Miniguida al piccolo stato caucasico dall'incredibile storia
03 Settembre 2014

 

PERCHÉ ANDARE IN ARMENIA

L’Armenia è un paese piuttosto piccolo ma dalla storia molto importante. La capitale Yerevan è più antica di Roma ed è il paese in cui il Cristianesimo è diventato religione di stato per primo, quasi un secolo prima dell’Impero Romano. Circondato in prevalenza da paesi islamici (Azerbaijan, Turchia e Iran), ha da sempre difeso strenuamente le sue radici culturali, pagando per questo un prezzo molto alto, come dimostra il Genocidio degli Armeni praticato dai Turchi all’inizio del secolo scorso. I siti più importanti da visitare sono le antiche chiese e monasteri, alcune delle quali sono considerate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, dalla caratteristica architettura e spesso dislocate in scenari mozzafiato.

 

DIFFICOLTÀ DEL VIAGGIO

Non esistono particolari difficoltà in un viaggio in Armenia. Il paese è poco vasto (come Piemonte e Val d’Aosta assieme) e gli spostamenti non sono lunghi, permettendo di fare base nella capitale Yerevan. Non sono necessarie vaccinazioni. Fuori dalla capitale l’inglese non è molto diffuso, il recente passato come repubblica sovietica rende più utile la conoscenza del russo.

 

QUANTI GIORNI SERVONO

Le ridotte distanze rendono il paese visitabile in una settimana, facendo base a Yerevan dove la qualità della vita e le opportunità di divertimento, soprattutto in estate, sono decisamente migliori rispetto a quelle riscontrabili in provincia. Volendo si possono aggiungere alcuni giorni per raggiungere i siti meno frequentati oppure per un salto nel vicino Nagorno-Karabakh, staterello indipendente di etnia armena non riconosciuto da nessuno ma facilmente visitabile dalla confinante Armenia.

 

IN CHE STAGIONE È MEGLIO ANDARE

L’Armenia è distante dal mare ed è dislocata sul Caucaso Minore. La capitale è in uno dei punti più bassi del paese a circa 1000 msl e viaggiando nell’interno non è infrequente giungere ad altezze doppie. Ne consegue un clima di tipo continentale, con inverni freddi ed estati torride. I periodi migliori in cui recarvici sono quelle intermedie, maggio/giugno e settembre/ottobre quelli in cui il clima è più gradevole.

 

Il monumento al Genocidio, Yerevan

Il monumento al Genocidio, Yerevan - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

A CHI PIACERÀ ANDARE IN ARMENIA

Questo è un viaggio confortevole e senza difficoltà, adatto soprattutto a chi ha interessi storici e artistici, ma anche paesaggistici. L’Armenia è piena di meravigliosi monasteri collocati in un ambiente naturale intatto e abitato da gente molto ospitale e, nonostante il passato difficile, sempre sorridente.

 

I MUST

Yerevan:

Capitale indiscussa sia per storia (fondata nel 782 a.c.) che per dimensioni (1,1 milioni di abitanti, poco meno della metà della popolazione), è una città moderna nella quale si percepisce una ricchezza, dovuta principalmente alle rimesse dei tanti emigrati, che non altrove non si coglie. Ricca di monumenti e musei che raccolgono le più preziose testimonianze della lunga e complessa storia del paese, archittetonicamente è dominata dal rosa della roccia di tufo da sempre utilizzata nella costruzione dei suoi palazzi anche se il periodo sovietico ha lasciato parecchi edifici di dubbio gusto. Sullo sfondo sorge il Monte Ararat sul quale, secondo la Bibbia, sarebbe approdata l’arca di Noè: una veduta da sempre amata dagli Armeni, al punto da metterla al centro della propria bandiera, nonostante attualmente si trovi in territorio turco.

 

Dintorni di Yerevan:

Nelle immediate vicinanze della capitale vi sono diversi siti interessanti. Non potrete mancare di visitare il Tempio greco-romano di Garni e, per i più avventurosi, un’escursione nella sottostante (e non segnalata) valle ricca di rocce disseminate di esagonali colonne basaltiche. Altro sito UNESCO a poca distanza da Yerevan è quello delle rovine dell’antica Basilica di Zvarnots, costruita a metà del VII secolo e considerata, ai suoi tempi, la chiesa più bella del mondo. Immancabile anche il monastero di Geghard, parzialmente costruito nella roccia di una montagna adiacente.

 

Khndzoresk:

È un villaggio troglodita costruito in un verde canyon, raggiungibile attraverso un lungo ponte sospeso che vi procurerà qualche brivido nell’attraversarlo. Si tratta un insieme di abitazioni e chiese scavate nella roccia costruito nel ‘700, regolarmente abitato fino agli anni ’50 e ora abbandonato.

 

Il monastero di Khor Virap, su cui incombe la massiccia mole del Monte Ararat - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

Echmiadzin:

È il “Vaticano” d’Armenia, ovvero la città sede del capo della chiesa armena, il Supremo Catholicos. Conseguentemente non possono mancare gli edifici religiosi, che comprendono alcuni dei più importanti del paese.

 

Vari monasteri:

Il monastero di Khor Virap spicca per la splendida ambientazione, eretto su un promontorio roccioso sopra al quale incombe la massiccia mole del Monte Ararat. Non meno spettacolare è la dislocazione del Monastero di Tatev. Dislocato su uno sperone roccioso, si può godere di una vista mozzafiato raggiungendolo grazie a Wings of Tatev, la funivia più lunga del mondo con i suoi 5,7 di volo sopra un paesaggio selvaggio. Imperdibili anche altri monasteri patrimonio dell’ UNESCO come quelli di Hagpath e Sanahin.

 

Lago Sevan:

Questo vasto specchio d’acqua, uno dei più grandi laghi d’alta quota al mondo, è il “mare” degli Armeni. Da visitare il monastero di Sevanavak e il vicino antico cimitero di Noratus, eventualmente si può acquistare pesce fresco per cena dai pescatori che a bordo strada indicano le dimensioni, spesso esagerate, delle loro catture.

 

Una suggestiva immagine del monastero di Haghpat

Una suggestiva imagine del monastero di Haghpat - Archivio Fotografico Pianeta Gaia

 

DA PORTARE CON SÉ:

Il viaggio in Armenia è da considerarsi come un viaggio facile, con nessuna difficoltà, per cui si consiglia di portare quello che si porterebbe comunemente. L’unica attenzione è da prestare per un abbigliamento consono alla stagione, ricordando che nel visitare i tanti siti religiosi sarebbe meglio avere un abbigliamento non troppo succinto.

 

COSA COMPRARE:

Nella capitale è possibile fare shopping, essendo presenti molti bei negozi di marchi internazionali, anche moda italiana. Se invece cercate qualcosa di più tipico, allora buttatevi sul cognac armeno, considerato anche dall’intenditore Winston Churchill il migliore al mondo. L’Armenia è anche la terra delle albicocche e quindi la frutta secca in genere è economica e di ottima qualità. Se invece cercate qualcosa che non finisca nelle vostre viscere, potete considerare i tappeti armeni sia nuovi che antichi.

 

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