Spesso non c'è bisogno di attraversare i continenti per imbattersi in usanze e costumi diversi dai nostri, a volte basta solo avere l'attenzione di informarsi per tempo sulle situazioni che potrebbero essere foriere di situazioni interessanti e, una volta sul posto, se non proprio cercarle, almeno tenere le antenne dritte, pronte a captare eventuali indizi rivelatori.
È quello che mi è capitato in un recente viaggio in Irlanda, terra che pure - tra agricoltura, cattolicesimo e storie di emigrazione - ha parecchio in comune con il nostro Stivale. L'occasione me l'ha offerta un manifesto fotocopiato attaccato ad un palo, di quelli che si vedono anche dalle nostre parti quando si sposa una coppia del paese. Quale miglior occasione per riprendere uomini in elegante tenuta anglosassone e le amiche della sposa tirate a lucido, agghindate al loro meglio con quei fantasiosi cappellini che solo le chi vive così vicino alla Regina Elisabetta osa indossare?
Ho scrutato l'orizzonte in cerca del più vicino campanile e l'ho raggiunto. Sul piazzale c'erano una Bentley e una Rolls-Royce con fiori sul cofano, prova inequivocabile che avevo fatto centro al primo tentativo. Ho messo al collo entrambe le mie macchine fotografiche, in modo da sembrare il più possibile un fotografo vero e non uno passato per caso, e ho atteso la fine della cerimonia (entrare a scattare foto durante la cerimonia mi sembrava troppo!).
Eccovi il risultato di quella breve attesa: