Con l’avvento del digitale terrestre e ancor più con le pay-tv, il viaggio è finalmente diventato un protagonista quotidiano, a differenza di qualche anno fa quando mamma Rai e Mediaset costituivano la quasi totalità dell’offerta televisiva per la stragrande maggioranza degli italiani. Prima bisognava attendere l'orario giusto e il giorno giusto per godere di qualche bella immagine di posti lontani, ora in qualsiasi momento si può vedere qualcosa di attinente al viaggio, tra canali tematici come DoveTv e Marcopolo, una Rai Cinque che tratta moltissimo l'argomento e, per chi è abbonato a Sky, National Geographic e altro. Ciò nonostante raramente un programma televisivo trasmette le informazioni che servono per affrontare un viaggio, anche se spesso è un micidiale strumento di convincimento, capace di instillare nelle nostre teste il seme di un viaggio che prima o poi sboccerà.
Difficile prestare grande attenzione alle destinazioni, quando le conduttrici sono queste...
Questo è il mio parere, senza peli sulla lingua, sulla maggior parte dei programmi televisivi sull'argomento, che per la loro quantità affronterò in più volte.
Mediaset
Sarà che a Cologno Monzese devono pensare a fare audience e non hanno gli “obblighi educativi” del servizio pubblico, ma non hanno mai dedicato molto spazio o particolari sforzi produttivi a questo argomento, limitandosi più che altro a comprare documentari stranieri e a farli tradurre. Oltre a Pianeta Mare, similare per contenuti e collocazione oraria al Linea Blu della Rai, ricordo solamente il buon Magica Italia della domenica mattina, ben prodotto e con spettacolari riprese aeree, e il voyeuristico Donnavventura, dove l’attenzione dei cameramen pare più diretta verso le attillate magliette delle procaci “avventuriere” e sulla pletora di adesivi pubblicitari appiccicati alle vetture che sui luoghi attraversati.
L'immarcescibile Folco Quilici
Canali tematici
Marco Polo e DoveTv mi paiono assai edulcorate, forse un po' troppo smaccatamente rivolte ai fruitori di soggiorni in paradisi esotici che costituiscono il target delle loro patinate riviste. Lo scultoreo Ciro Di Maio viaggi in tanti posti che descrive nel suo Diario di Viaggio, ma nel suo programma mi pare manchi sempre quel minimo di spontaneità che potrebbe esserci se non fosse tutto preventivamente pianificato a tavolino mentre il sempiterno Folco Quilici - sarà che ricordo di averlo visto già nella mia infanzia - mi pare una spanna superiore a tutti. Del resto, se ci sono programmi condotti da Katia & Ascanio del Grande Fratello, l'impresa non si rivela nemmeno troppo ardua. Nondimeno qualcosa di interessante c'è su questi canali, a ben cercare. Trovo molto belle le serie Le Grandi Vette e Asia Segreta sulla tv che prende il nome dal grande viaggiatore veneziano, mentre sull'altra emittente, dopo essermi chiesto cosa c'entri un programma come Cambio casa, apprezzo la serie Il Giro del mondo in 80 isole. Su Cielo viene trasmessa la serie Vite da crociera, dove più che le località dove si attracca il focus è sulle stranezze, sui lussi e sulla logistica tipica di questo tipo di viaggio. National Geographic ha da qualche tempo spostato i suoi storici documentari sugli animali e sulla natura in Nat Geo Wild, mentre Nat Geo Adventure tratta avventure ed esplorazioni: propone serie dagli accattivanti titoli come Malati di viaggio e I viaggi più sportivi del mondo ma anche più inquietanti come Prigionieri di viaggio, basati su racconti autentici di viaggiatori che se la sono passata veramente brutta. Discovery Travel & Living mi pare che di viaggi parli piuttosto poco, se Orrori da gustare, Case pazzesche americane e Ristrutturo e ci guadagno sono i programmi più popolari.
continua...