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GEORGIA

Mondi in bilico: I Duchobory - III

Malgrado tutto questo – la storia dei Duchobory in Canada meriterebbe un approfondimento a parte -, gli emigrati misero radici nel paese nordamericano e in seguito si spostarono nella più mite regione della British Columbia, dove ad oggi sono circa 40.000, più altri 5.000 nel tempo trasferitisi negli Stati Uniti, territorio in cui avevano già attecchito altre gruppi dallo stile di vita similare come i Mennoniti, gli Amish, i Quaccheri e altri. In Georgia le cose andarono pure peggio. L’avvento dell’Unione Sovietica e del suo dogmatismo anti-religioso fu causa di ulteriori problemi per quelli che erano rimasti. Libri religiosi e archivi vennero distrutti e diversi Duchobory vennero arrestati o mandati in esilio. Al contrario, l’imposizione della

29/06/2021

GEORGIA

GEORGIA

Mondi in bilico: I Duchobory - II

... segue Sfortunatamente, neanche i “paradisi in terra” dei pacifisti sono scevri dalle lotte per il potere. Quando nel 1886 Lukerya passò a miglior vita, non avendo avuti figli, si scatenò la lotta per la successione a leader della comunità. La donna aveva individuato il suo successore in Peter Verigin e la maggior parte dei Duchobory lo aveva accettato come erede spirituale ma una combattiva minoranza si schierò a favore di Michayl Gubanov, fratello di Lukerya, forte dell’appoggio degli anziani e delle autorità locali. Il 26 gennaio 1887, alla messa al termine della quale doveva essere proclamato il nuovo leader, si presentò la polizia russa che arrestò Verigin e lo mandò in esilio nel nord della Siberia, ass

15/06/2021

GEORGIA

GEORGIA

Mondi in bilico: I Duchobory - I

La ricerca di un posto nuovo dove vivere condotta dai Duchobory - in russo Dukhobory o Dukhobostsy, parola che significa “Guerrieri dello Spirito” - non è stata una decisione spontanea. I Duchobory sono una delle tante confessioni non-Ortodosse generatesi in Russia, spesso bollate come sette quando non proprio eretiche. Nacquero nel 1700 come movimento di protesta nei confronti del clero che ritenevano non necessario, alla pari di tutto il corollario di rituali e liturgie connessi con la pratica cristiana. Pertanto rifiutavano di riconoscere i sacerdoti, i frati, le icone, le funzioni religiose, l'autorità del governo dello zar e perfino la proprietà privata. “Dio sta nei cuori della gente, non nelle chiese” solevano ripetere. Nutrivano dubb

01/06/2021

GEORGIA

ROMANIA

Mondi in bilico: I Lipoveni

Proseguono i nostri approfondimenti sui gruppi di Vecchi Credenti in giro per il mondo, stavolta è il turno dei Lipoveni stanzionati nell'area del delta del Danubio, in Romania, anche se piccoli gruppi si possono trovare in Ucraina e Moldova. Un gruppo di donne Lipoveni in abiti festivi Come per tutti i Vecchi Credenti, la data in cui tutto cambiò fu il 1654, quando il patriarca Nikon di Mosca – spalleggiato dallo zar Pietro il Grande - riformò la chiesa russa ortodossa e molti si rifiutarono di seguire le nuove liturgie e prescrizioni, come abbiamo già raccontato con più dovizia di particolari qui e qui. In particolare, i Lipoveni, tradizionalmente pescatori nelle acque dei fiumi Don e Dnepr, si installarono nella Dobrogea, la regione

18/05/2021

ROMANIA

ESTONIA

Mondi in bilico: I Vecchi Credenti di Kolkja

Continuando nella nostra panoramica sui Vecchi Credenti, stavolta vi parlo di quelli che vivono dalle parti di Kolkja, in Estonia. Li ho incontrati dopo aver trascorso il giorno della Trasfigurazione presso i Seto, un'etnia slava situata a Obinitsa e dintorni, vicino al confine con la Russia. Nonostante il contatto che avevo stabilito prima della partenza mi dia buca qualche giorno prima, raggiungo la località in questione anche se non avrò grandi possibilità di interazione, visto che io non parlo né l'Estone né il Russo e loro, tranne una ragazza che però non può distogliersi dal suo lavoro di commessa, non parlano Inglese. Provo a visitare il museo, che più che altro sembra una casa piena di vecchi mobili ricoperti da c

04/05/2021

ESTONIA

ARMENIA

Mondi in bilico: I Molokan di Fioletovo - II

... segue  Vago da solo per il villaggio di Fioletovo, in Armenia. La strada principale non è asfaltata ma è circondata da deliziose casette in legno con la veranda, spesso dalle colonne intagliate, dipinte con colori pastello. In giro si vedono anziani dalla barba molto lunga (usanza tipica dei Vecchi Credenti), bambini e ragazzi biondi e con gli occhi azzurri. Sembra di essere in Russia o la forse in Scandinavia, certo non in Armenia. Di adulti se ne vedono pochi, gli uomini sono impegnati nel lavoro dei campi, le donne nelle faccende di casa. Passa una jeep con dei pezzi di carne fresca: qualcuno ha macellato un bovino e sta passando nel villaggio per vendere l'eccedenza di quello che non consuma. C'è anche un pezzo d'Italia: una non più

20/04/2021

ARMENIA

ARMENIA

Mondi in bilico: I Molokan di Fioletovo - I

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle comunità di Vecchi Credenti in giro per il mondo. I primi che ho incontrato di persona sono i Molokan del villaggio di Fioletovo in Armenia. Come già scritto negli articoli precedenti, i Vecchi Credenti sono comunità di Cristiani Ortodossi che nel '600 rifiutarono le imposizioni del clero ufficiale, sostenuto dallo zar, e se ne staccarono, subendo repressioni e persecuzioni. In particolare i Molokan, pastori il cui nome significa “bevitori di latte”, si videro messi al bando perché grandi consumatori di latte e prodotti caseari, anche nella quaresima e negli altri periodi di digiuno (circa 200 giorni all'anno) previsti dalla

06/04/2021

ARMENIA

INDIA

Kumbh Mela, il più grande pellegrinaggio del mondo

Nel febbraio 2019 ho scelto di fare un viaggio in India, non un classico tour del Rajasthan o del Kerala o di altre zone conosciute dell’India, ma per partecipare al pellegrinaggio sacro: il Kumbh Mela.Il Kumbh Mela del 2019 è stato uno dei più grandi. Svoltosi ad Allahabad, chiamata anche Prayagraj, l’Ardh Kumbh Mela, nel 2019, ha raggiunto 120 milioni di hindu devoti presenti.Cos'è La domanda che molti mi hanno posto, dopo essere tornata dal viaggio, è stata su come si svolge il Kumbh Mela e che emozioni mi avesse suscitato. Lo svolgimento di questo di questo pellegrinaggio di massa durante il quale il devoto hindu si immerge nel fiume Gange è assai complicato. Bisogna percorrere circa tra i cinque e sette km prima di arrivare al lu

23/03/2021

INDIA

Mondi in bilico: I Vecchi Credenti - II

...segue La maggioranza dei Vecchi Credenti, i più moderati, divennero pretisti, cosiddetti perché riconoscevano l’autorità  di coloro che erano sacerdoti da prima dello scisma, di fatto volendo mantenere la stessa vita parrocchiale di prima. La minoranza più estrema, i non pretisti, si rifiutò di avere sacerdoti, ritenendo che la vera Chiesa di Cristo avesse cessato di esistere sulla terra, profetizzò la fine del mondo, invitò all’ascetismo e alla rinuncia di tutti i sacramenti, ad eccezione del battesimo. Si diffuse l’abitudine di non radersi la barba, si proibì il consumo di caffè, tè e tabacco. Molti Vecchi Credenti finirono per chiudersi letteralmente al mondo, rifiutando tutto quanto fos

09/03/2021

ARMENIA - ESTONIA - GEORGIA - ROMANIA

Mondi in bilico: I Vecchi Credenti - I

I Vecchi Credenti sono una comunità religiosa scismatica della chiesa ortodossa russa, sparsa in varie ramificazioni in diversi paesi del mondo. Ad oggi ne ho visitate tre: i Vecchi Credenti di Kolkja e dintorni in Estonia, i Molokan di Fioletovo in Armenia e i Duchobory di Gorelovka nella Georgia meridionale e mi sto approntando a visitarne una quarta, i Lipoveni dislocati in Romania, nel Delta del Danubio. Sono fragili pezzi di un mondo antico in via di estinzione, storicamente piuttosto chiusi e quindi non facili da avvicinare. Per questo ancora più affascinanti. La croce ortodossa a 8 punte in un cimitero di Vecchi Credenti in Estonia - Copyright Pianeta Gaia La loro genesi ebbe inizio a metà del Seicento, quando il patriarca greco ortodosso di Gerusalemm

23/02/2021

ARMENIA - ESTONIA - GEORGIA - ROMANIA

CINA

Mondi in bilico: I Miao dalle Corna Lunghe - III

... segue  L'abito indossato è lo stesso col quale stava per andare a fare la bracciante: camicia bianca con spacchi laterali decorata con finissimi motivi geometrici blu ottenuti con la tecnica del batik (in cui le Miao dalle Corna Lunghe sono insuperabili) e una lunga gonna pieghettata a righe orizzontali, sotto la quale porta i pantaloni della tuta rincalzate nei calzini e scarpe da ginnastica. Per la foto aggiunge un coloratissimo giubbotto riccamente decorato (realizzazione che può richiedere un anno di lavoro, indiretta affermazione della bravura come sarta di chi l'indossa e quindi anche buona sposa), una specie di collana con gli stessi motivi e una borsa circolare di feltro nero che porta fissata al collo e alla vita, a sua volta decorata con una st

09/02/2021

CINA

CINA

Mondi in bilico: I Miao dalle Corna Lunghe - II

... segue  Le due donne ci accolgono davanti alla loro casa, presenti oltre a noi solo un pugno di bambini dei paraggi, non ci sono adulti, probabilmente impegnati in lavori agricoli o faccende domestiche. La giovane si siede su uno sgabello e scioglie la lunga chioma, che le scende ben oltre le natiche. Nel frattempo la madre si reca in casa a prendere la voluminosa capigliatura posticcia che da forma all'ingombrante copricapo. La giovane si fissa sulla nuca, annodandolo coi capelli in maniera molto solida, un largo pettine a forma di corna di bufalo che accoglierà l'imponente massa nera che pesa attorno ai 3 kg. Tradizione vuole che per anni la donna più giovane della famiglia raccolga i propri capelli caduti che trova e

26/01/2021

CINA

CINA

Mondi in bilico: I Miao dalle Corna Lunghe - I

Dopo avervi parlato dei Biasha Miao, oggi vi racconto di quando visitai, più di dieci anni fa, quello che è il sottogruppo Miao più spettacolare, quello dei Chiang Jiao Miao, i cosiddetti Miao dalle Corna Lunghe. Il perché vengono chiamati così è fin troppo evidente, vi basta guardare le foto che corredano questo articolo. Negli ultimi anni hanno acquisito una certa notorietà presso i viaggiatori, soprattutto quelli appassionati di fotografia, ma all'epoca della mia visita erano veramente ignoti ai più. Ciò era perfettamente comprensibile perché perfino la stragrande minoranza dei Cinesi non ne aveva mai sentito parlare fino al 1994, data in cui vene costruita la prima strada asfaltata che portava a uno dei loro vill

12/01/2021

CINA

CINA

Mondi in bilico: I Biasha Miao

 Nel sud della provincia del Guizhou, che come spiegato in precedenza è la più ricca della Cina per numero di minoranze etniche che hanno conservato lo stile di vita tradizionale, c'è un villaggio di circa un migliaio di abitanti dalla storia particolare. È il villaggio di Biasha, abitato dai cosiddetti Biasha Miao, gli appartenenti a un sottogruppo Miao definito la "ultima tribù cinese di fucilieri". Un luogo dal sapore antico, dove la gente lascia le porte di casa sempre aperte e dove ci si sposa solo tra appartenenti allo stesso villaggio, con la sola precauzione di evitare quelli che hanno lo stesso cognome. Due Biasha Miao posano fieri coi loro moschetti - Copyright Pianeta Gaia La storia del villaggio nacque quando una g

29/12/2020

CINA

CINA

Mondi in bilico: I Miao - II

... segue I Miao hanno sempre avuto strutture di potere molto semplici, che raramente andavano oltre al proprio villaggio e quindi riconoscevano solo il proprio capo locale. Anche per questo raramente i Miao si mescolano con altre etnie e preferiscono restare nelle aree in cui sono in maggioranza e dove il governo cinese, attraverso lo strumento delle Prefetture Autonome, consente loro di essere amministrati e rappresentati da altri Miao. Le donne Miao sono rinomate per la loro bravura come ricamatrici - Copyright Pianeta Gaia I Miao credono nel culto degli antenati e in una varietà di spiriti. Hanno sciamani che esorcizzano gli spiriti maligni e curano l'anima di un malato, effettuano sacrifici animali anche se con l'avvento della modernità il numero d

01/12/2020

CINA

CINA

Mondi in bilico: I Miao - I

 Con una popolazione di circa 9,5 milioni di individui, i Miao sono una delle minoranze etniche più numerose fra le 56 della Cina, che conta numerosi appartenenti anche al di fuori dei suoi confini: oltre un milione sono in Vietnam – dove vengono chiamati Hmong -, svariate centinaia di migliaia vivono in Laos e Thailandia, ben 250.000 anche negli Stati Uniti dove molti sono riparati dopo l'unificazione tra Vietnam del Sud e del Nord al termine del conflitto nel paese indocinese. All'interno dei confini della Cina, i Miao abitano principalmente nello Yunnan, nello Hunan, nel Sichaun, nel Guangxi e in piccola parte nell'isola di Hainan, ma soprattutto nel Guizhou, di norma nei villaggi rurali delle aree più montuose e molto raramente nelle città di

17/11/2020

CINA

CINA - TAIWAN

Mondi in bilico: La Cina - Premessa

La Cina è un paese talmente vasto e popoloso da poter quasi essere considerato un continente a sé e inevitabilmente annovera tra i suoi abitanti un grande numero di abitanti di gruppi etnici differenti. Il gruppo dominante è quello degli Han, che rappresenta circa il 92% della popolazione. Nonostante questa percentuale schiacciante, sono molte, tra le 56 ufficialmente riconosciute, le minoranze etniche che superano il milione di componenti, assommando tutte insieme a circa 120 milioni di persone. Quattro gruppi etnici (Zhaung, Hui, Uyguri e Mancesi) superano i 10 milioni di componenti. Le provincie col maggior numero di abitanti appartenenti a minoranze etniche sono quelle del sud-ovest (Guizhou, Guangxi e&nbs

03/11/2020

CINA - TAIWAN

BIRMANIA (Myanmar)

Mondi in bilico: Birmania - III

Torniamo sull'argomento delle minoranze etniche dello stato Shan in Birmania, con il secondo e ultimo articolo. Un'altra etnia interessante dell'area di Kengtung è quella dei Palaung le cui donne indossano abiti dai colori blu e rosso decorati con inserti in argento e perline. Generalmente coprono il capo con un fazzoletto bianco e si anneriscono i denti. Peculiarità di questa minoranza sono le grandi cinture d'argento che indossano, spesso più d'una, una caratteristica non riscontrata presso altre popolazioni dell'area. Secondo una leggenda, poiché sono figlie di una madre primigenia che era un uccello, il peso delle cinture impedisce loro di volar via. Meno visitati sono i Loi, dai costumi meno caratteristici. Ragazze Pa'o

20/10/2020

BIRMANIA (Myanmar)

BIRMANIA (Myanmar)

Mondi in bilico: Birmania - II

 Dopo avervi parlato delle interessanti minoranze etniche dello stato Kayah, oggi affrontiamo quelle non meno interessanti dello stato Shan, una regione del paese la cui parte più orientale, il cui centro vitale è la città di Kengtung, è raggiungibile solo via aereo, perché la strada è chiusa agli stranieri, che verrebbero rimandati indietro al primo check point. Non di rado i turisti accedono alla parte orientale dello stato Shan dalla Tailandia, senza proseguire il viaggio nel resto della Birmania. Donne dell'etnia Akha (foto tratta da pixabay.com) La ragione di questo (parziale) isolamento è da ricercarsi nella storia recente di questa parte del Myanmar e in particolare dell'etnia che da il nome allo stato, gli Shan

06/10/2020

BIRMANIA (Myanmar)

BIRMANIA (Myanmar)

Mondi in bilico: Birmania - I

 Il Myanmar è un autentico coacervo di minoranze etniche: secondo il governo birmano sono ben 135, suddivise in 8 gruppi maggiori, mentre gli studiosi, che le dividono in 13 gruppi, ritengono vi siano circa una cinquantina di etnie non ufficialmente riconosciute. Non preoccupatevi, non vi parlerò di tutte quante, anche perché non le conosco: mi limiterò a parlarvi di quelle che ho incontrato nello stato Kayah, nel sud del paese, al confine con la Thailandia, aperto al turismo internazionale solo da pochissimi anni. Donne Kayan/Padaung, famose per gli enormi collari di bronzo - Copyright Pianeta Gaia Escludendo i Bamar, che col 68% sono l'etnia di maggioranza, nessuna delle altre popolazioni supera il 9%, spesso con un numero inferiore all'

22/09/2020

BIRMANIA (Myanmar)

ETIOPIA

Mondi in bilico: Etiopia - II

 ... segue Molto popolari sono anche gli Hamer, che abitano sulla riva sinistra del fiume Omo, soprattutto per merito delle donne che, impiastricciandosi i capelli e il corpo (seminudo) con un misto di burro animale e ocra rossa, sono considerate le più belle del paese. Questa popolazione è nota anche per la cerimonia del “Salto del Toro”, un rito di passaggio d'età, corredato dal non meno spettacolare frustamento delle donne. Molto fotografati, per via della tradizionale pittura del corpo, sono i Karo, spesso davanti alla stupenda ansa del fiume Omo sottostante al loro villaggio. Nell'area più meridionale di quest'area, a Omorate e dintorni, s'incontrano i Daasanach. Donne Hamer con diversi stili di abbigliamento - Cop

08/09/2020

ETIOPIA

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